Anche noi Calabresi possiamo sognare

Sab, 22/06/2013 - 11:19
La scoperta di un mondo interessante, tanto lontano quanto vicino alla nostra terra. Lui è Carlo Piccolo, originario di Agnana, da sette anni a Washington D.C., lei è Lauren Hopkins origini abruzzesi/molisane

Una giornata con un’atmosfera “strana” e poi dei particolari, tra tutti un enorme cappello, che ti portano a notare una coppia. Da qui la scoperta di un mondo interessante, tanto lontano quanto vicino alla nostra terra. Lui è Carlo Piccolo, originario di Agnana, da sette anni a Washington D.C., lei è Lauren Hopkins origini abruzzesi/molisane.
Nato a Genova, Carlo si è trasferito ad Agnana con la famiglia fino ai 18 anni, dopo l’università “scopre” Washington D.C., prima da turista, poi per lavoro. Si occupa di relazioni internazionali per la Fondazione italo – americana, Niaf, National Italian American Foundation. John Viola è il giovanissimo presidente & Coo, solo 28 anni di età.  
«La Niaf è una Fondazione culturale con sede a  Washington D.C., si occupa di preservare la lingua italiana tra le comunità italo – americane e lo fa attraverso borse di studio, fondi  e progetti particolari. Uno di questi, appena concluso, è il “Voyager of Discovery”, progetto – ci racconta Carlo – totalmente gratuito per gli studenti universitari di origine italiana che non sono mai stati qui. Venti studenti quest’anno hanno visitato proprio la Calabria, scoprendo i luogo più belli, anche Siderno e Gerace, essendo di qui cerco di far conoscere anche la “mia” parte di Calabria».
Stesso periodo nel quale lui, insieme a due membri del Consiglio di Amministrazione della Niaf, si sono trovati in Calabria, regione scelta per la riunione annuale, perché lo scorso ottobre al Galà da loro organizzato, la Calabria è stata scelta come Regione d’onore. Tramite la Fondazione Calabresi nel Mondo con l’onorevole Pino Galati è stato fatto un accordo con la Regione. E poi la tappa a Roma dove si sono susseguiti incontri con il Presidente del Senato, Pietro Grasso, il Ministro degli Esteri, Emma Bonino, il Presidente di Cassazione, Giorgio Santacroce e l’udienza da Papa Francesco.
«I ragazzi sono stati felicissimi dell’esperienza appena conclusa, tanti di loro sono proprio di origine calabrese. Sono stati entusiasti di tutto! L’idea di questo progetto va oltre la vacanza, per loro prima di tutto è un’esperienza formativa, tra le tante attività hanno partecipato a quelle di una comunità che aiuta ragazzi  bisognosi».  
Carlo con la Niaf lavora a stretto contatto con le comunità di italiani in America, la più grande è quella di New York, ma anche Pittsburgh e Baltimora. In ogni città ci sono dei punti di riferimento.
La Fondazione mantiene rapporti costanti con l’Italia, con l’Ambasciata ed anche con un gruppo all’interno del Congresso americano, composto da Senatori e Deputati italo-americani, di tutte e due gli schieramenti politici,  per la risoluzione di problemi e la salvaguardia della comunità italiana negli Stati Uniti d’America.  
Ma Carlo in Calabria è arrivato insieme a Lauren Hopkins, conosciuta perché ha aiutato la madre a ottenere la cittadinanza italiana, avendo origini molisane e abruzzesi.
Da qui l’idea di avviare quest’attività estendendola a tutti coloro che vogliono ottenerla. Un’idea dalla quale è nata “Your Italian Passport”.
«Come la mamma di Lauren, molti altri vorrebbero ottenere la cittadinanza italiana, per trasferirsi e investire nel nostro Paese. Anche Lauren tra un po’ lo diventerà! Questa è la seconda volta che viene in Calabria, ne è stata piacevolmente colpita».

Autore: 
Emanuela Alvaro
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