Arrivano dal Canada i gemelli delle compravendite immobiliari

Sab, 10/05/2014 - 16:23
“Fratelli in affari”, sogno erotico del digitale terrestre

Eletti dal magazine americano «People's» tra gli uomini più sexy del mondo, Drew e Jonathan Scott sbarcano in Italia sul canale “Cielo”, facendo concorrenza agli svuota-cantine e ai boss delle torte.
Partiti un po' in sordina, dal Canada, su un canale come HGTV, che trasmette tutta quella robaccia per donne cuciniere, infiocchetatrici e glassatrici, si sono ritrovati al centro di un interesse internazionale che forse neanche loro si aspettavano, dato che al momento i loro programmi vanno in onda in 80 paesi diversi.
I fratelli Scott sono protagonisti di tre serie. In “Property Brothers”, ristrutturano catapecchie trasformandole in lussuose dimore, con bagni da spa, camere da letto da rivista, e “open space” che permettono la vista dal giardino al televisore, passando per la cucina e il salotto.
In  “Buying&Selling” la strategia è differente: con un minimo investimento di circa diecimila dollari, ristrutturano un immobile di una famiglia che vuole trasferirsi. Così ristrutturata la casa acquista valore e i proprietari possono finalmente permettersi la casa dei loro sogni, consentendo ai figli di iscriversi alla migliore scuola del quartiere, in modo che possano decentemente frequentare la società paramassonica/yankee  statunitense/canadese.
In Italia non abbiamo avuto ancora la benedizione di vedere la serie “Bro vs. Bro”, cioè “fratello contro fratello”, in cui i due gemelli si affrontano in un confronto a chi tira su più dollari.
Figli d'arte, gemelli identici, precoci nel fiutare l'odore del danaro, pare che abbiano fatto la loro prima compravendita immobiliare già da ragazzini. Sanno cavalcare, tirare di scherma, sono cinture nere di karatè, bellissimi, muscolosi, palestratissimi, e con un sedere tanto alto da fare invidia a Jennifer Lopez.
Il fratello “contabile”, Drew, tenta di vestirsi elegante, con orologi tamarri e cravatte da fare gridare pietà anche Giuliano Ferrara. Contratta le vendite con scartoffie finte, penne finte, computer finti, in uffici finti. L'altro fratello, quello “muratore”, circola con camicia a quadretti scozzesi che neanche le fodere delle ceste per gatto, un cinturone porta-attrezzi che non ci stupiremmo se invece del trapano tirasse fuori una 44 Magnum, e un paio di occhialoni protettivi che pare Miwa, quella che lanciava a Jeeg “i componenti”.  
Facendo una gran bella tara, non guardando né cravatte né camicie, certo che i fratelli Scott sono un gran bel vedere, e non ci si stupisce che vadano tradotti in 80 paesi.
Non ci si stupisce neanche che con quelle cravatte scozzesi, e con quel cognome, la ScotiaBank finanzi i loro video su Youtube (e probabilmente qualche altra cosa, che noi non sappiamo). Facendosi i conti, pare che Drew Scott valga 10 milioni di dollari, altro che Steve Austin!
Dei loro programmi, diciamoci la verità, non ci interessa poi granché. Certo, abbiamo imparato come sono fatti i muri americani, e ci siamo dati la risposta del perché nei film d'azione, quando gli attori si prendevano a botte e si lanciavano muri muri, questi si spaccavano. Grazie, sono fatti di cartongesso! Signori, non stiamo scherzando: in Canada le case sono fatte di quattro pali di legno e poi cartone con lana di vetro dentro. E li chiamano anche “muri”. Insomma, ai fratelli Scott forse non hanno raccontato la fiaba dei tre porcellini. E poi lo stile! Omologato, registrato, masterizzato, formattato, bancomattato. Ripiani in granito che congela la pasta appena ci appoggi sopra il piatto, pavimenti in legno brasiliano per la felicità degli ecologisti, pareti grigie che pare di stare all'ospedale. Il fratello “muratore”, poverello, ha studiato arredamento a Las Vegas, e che ci vogliamo fare: lì anche il cigno di gesso con l'orologio è considerato di classe. Pareti di gesso, cigno di gesso. Programma di gesso. Ci siamo capiti.
 

 

Autore: 
Lidia Zitara
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