Concluse le analisi batteriologiche dell’acqua di balneazione a Gioia Tauro

Mer, 10/08/2016 - 17:34

E’ grazie ad un comitato spontaneo di cittadini, che si sono autotassati, che la campagna dell’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita della Locride è stata estesa alla città di Gioia Tauro. Nel giro di pochissimi giorni il comitato spontaneo ha raccolto i fondi sufficienti per procedere allo screening batteriologico delle acque di balneazione del territorio comunale, così come prevede la normativa vigente, il D.Lgs 116 del 2008 . Il lunedì 1° agosto, quando le condizioni meteo erano ottimali, presente un leggero vento da nord-ovest, i tecnici dell’Osservatorio Ambientale hanno prelevato i campioni delle acque di balneazione in quattro punti della spiaggia prospiciente l’abitato, rispettando quelli georeferenziati sul sito del Ministero della Salute, estendendo le analisi, per ulteriore scrupolo, anche in zone non previste né dalla normativa né riportate nel portale Acque, come le foci dei fiumi Petrace ( p.1) e Budello (p. 6) . I campioni sono stati prelevati da riva, secondo il rigido protocollo previsto dalla normativa, in contenitori sterili ad una profondità di 30 cm sotto il pelo libero dell’acqua su una batimetrica compresa tra gli 80 e 120 cm. Refrigerati e protetti dalla luce, sono poi stati avviati al laboratorio SIGRA di Taurianova, autorizzato dal Ministero della Sanità. I risultati analitici hanno evidenziato due punti le cui acque di balneazione possono definirsi di qualità buona, pontile nord e sud, mentre quelli sul lungomare di qualità eccellente. Per quanto riguarda invece le acque di mare prospicienti le foci dei due fiumi, quella del Budello, è risultata essere fuori tabella, per i valori di Escherichia coli ( 9.080 MPN/100 ml) ed Enterococchi (2.180 MPN/ 100 ml), quella del Petrace invece di qualità buona.
Per dopo ferragosto, sono attesi i risultati degli esami dei campioni avviati ad altro laboratorio per la determinazione dei parametri di tipo chimico, quali i metalli pesanti, i tensioattivi, gli I.P.A., l’ azoto nitrico/azoto ammoniacale ed il fosforo, ricercati nelle acque dolci dei fiumi Petrace e Budello, che verranno diffusi non appena ricevuta la certificazione. Relativamente ai quattro punti di campionamento di fronte il lungomare, tutto si è svolto secondo le prescrizioni del D.Lgs 116 del 2008. Questo potrebbe contribuire a tranquillizzare i cittadini di Gioia Tauro che scegliendo con cognizione di causa i punti dove vogliono fare il bagno possono almeno essere certi che dal punto di vista batteriologico non vi sono criticità apprezzabili.
Arturo Rocca - Presidente Osservatorio Ambientale

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