Erosione Costiera a Bocale I, quando iniziano i lavori?

Mer, 28/06/2017 - 18:05

Non ci sorprende quanto riferito dalle massime Autorità Comunali, Regionali e Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, nell’apprezzabile e tardiva riunione avvenuta sul posto in Bocale I, il giorno 16 giugno 2017, di cui riportiamo sommariamente in appendice quanto riferito da alcuni cittadini su ciò che è lo stato della riunione.
Non ci sorprende l’aggiornamento del progetto da parte del Sindaco e dei suoi funzionari che prevede l’ampliamento lato Sud  e lato Nord  dell’intervento rispetto al progetto che da anni non viene alla luce. La Capitaneria di Porto di Reggio Calabria ha sancito che l’intervento dovrà avvenire via mare, per noi era cosa scontata, hanno impiegato anni per arrivare nel giorno della consegna dei lavori per santificare normativa logistica. Quanto tempo ha ora il segretario generale dell’Autorità di Bacino regionale, ingegnere Salvatore Siviglia per le ulteriori autorizzazioni, quante riunioni bisogna ancora fare e visto l’imminente periodo estivo e le ferie regionali è legittimo ritenere che tutto verrà rimandato nel 2018, nel frattempo altre mareggiate influiranno sui tratti prolungando il fronte dell’intervento.
Per quanto ci riguarda non è questo il modo di procedere e ci dispiace che emeriti cittadini per una loro necessità non abbiano potuto o saputo far meglio di noi, ci scusiamo   ma il nostro  fare non contempla questo “modus facendi” di questa lenta burocrazia.
Ad  ognuno delle Autorità presenti oggi le responsabilità di quello che andremo a leggere nel prossimo inverno.
Da quanto riferito da alcuni cittadini presenti al sopralluogo eseguito in Bocali I, via Bosco sarebbe emerso che, secondo la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria l’Ordinanza sindacale che prevede il divieto di balneazione non comprenderebbe tutta l’area  dove si dovrebbero realizzare i pennelli,  direzione Nord della struttura balneare adibita a bar/ristoro denominata “Sciao Beach”. Quindi si dovrebbe modificare l’ordinanza. La Capitaneria di Porto alla quale sarebbe stato presentato sul posto il progetto, avrebbe riscontrato delle incongruenze con quello presentato prima, giacché il progetto fatto vedere nella riunione dello scorso  16 giugno presenta tre pennelli a differenza di quello precedente che riporta due pennelli. Ciò sembra molto strano atteso che, secondo noi, per il rilascio delle autorizzazioni VIA  e altre, gli Uffici competenti si sarebbero determinati sul primo progetto. I pennelli sarebbero localizzati a partire  dall’area sottostante la  “ Coca  Cola ”  fino  ad  arrivare  sotto  la stazione Ferroviaria di Bocale. Sarebbe stato altresì detto che sotto ogni pennello verrebbero messi circa 15 mila metri cubi di sabbia. Parti di massi precedentemente situati dal comune e dall’ex Provincia di Reggio Calabria verrebbero immediatamente utilizzati per l’intervento, mentre la restante parte rimarrebbe  sul posto  per uno/due anni per verificare se l’intervento eseguito procede bene. La Capitaneria di Porto avrebbe fatto presente che l’ impresa non potrà rimuovere i massi collocati davanti alla struttura dei Carabinieri. Domandiamo il perché non si possono utilizzare questo gran numero di massi. Secondo l’ impresa i massi verrebbero portati da Lamezia giacché sembrerebbe che i siti nelle vicinanze avrebbero problemi di autorizzazioni. L’intervento come sopra detto dovrà avvenire via mare.
 Per il deposito dei massi sarebbe stata individuata e autorizzata un’area a Lazzaro del Comune di Motta san Giovanni, l’ impresa avrebbe richiesto ai convenuti di poter utilizzare un’area in località Fiumarella di Pellaro in quanto più vicino e più conveniente ai fini economici. Si è saputo altresì che l’Ufficio della regione Calabria avrebbe chiesto soltanto lo scorso 16 giugno alla Capitaneria di Porto l’autorizzazione per iniziare i lavori.
Il Comune faceva presente alla Capitaneria di Porto la necessità di iniziare da subito i lavori giacché da fine agosto si potrebbero verificare le prime mareggiate. Dal canto suo la Capitaneria di Porto manifestava la propria disponibilità ad autorizzare anche da subito i lavori purché in presenza di tutte le autorizzazioni necessarie.
Atteso che durante il sopralluogo non risulta aver tenuto conto  della messa in sicurezza del tratto di strada comunale –via Bosco- franato e la lunga voragine è stata trasformata da ignoti in deposito incontrollato di rifiuti, i cittadini chiedono quando la strada verrà sistemata.
Resta da dire che ho riportato fedelmente quanto mi è stato riferito da alcuni cittadini presenti al sopralluogo, qualora si dovessero riscontrare inesattezze, vien da sé che le Istituzioni in indirizzo interessate alla riunione potranno rettificare e chiarire meglio. 

Vincenzo CREA
Responsabile del Comitato spontaneo “Torrente Oliveto”
e Referente unico dell’ANCADIC

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