Estate 1968, il mondo in una ruga.

Dom, 11/08/2013 - 13:40

Mille colori sbattono sul palato con tre tocchi: Pumadoro n'coppa, Azz Orrait, Ciúcia lè breu pirla.
Un altro rimane tra i denti. Belìn mi riporta a un racconto di mio padre. A Monica: una quinta abbondante che ritornava sognando il grande amore, ma che tutti cercavano senza l’anello. Sax, Siderno quartiere dei pescatori. Estate 1968, il mondo in una ruga.