Giornata in memoria delle vittime di mafia: A Locri sono in 25mila

Mar, 21/03/2017 - 12:07

"Oggi a Locri siamo tutti sbirri". A dirlo don Luigi Ciotti dopo le scritte offensive comparse ieri a Locri durante il corteo con il quale Libera celebra a Locri la XXII Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Secondo le prime stime di Libera sono 25mila i partecipanti al corteo di Locri, cui ci sono da aggiungere le cinquecentomila le presenze nei quattromila luoghi italiani in cui, in contemporanea, si sta svolgendo la giornata.
In testa al corteo di Locri i familiari delle vittime che reggono due striscioni di Libera con lo slogan della Giornata di quest'anno: "Luoghi di speranza, testimoni di bellezza". Dietro di loro una grande bandiera della pace portata da ragazzi migranti minorenni giunti in Calabria a bordo di barconi nei mesi scorsi. A seguire i gonfaloni, le autorità e migliaia di persone giunte da tutta Italia.
"Orgogliosa di avere sposato uno sbirro". È la scritta che la vedova del brigadiere Antonino Marino, ucciso a Bovalino il 9 luglio del 1990, ha tracciato sulla propria camicia bianca con la quale sta marciando a Locri. "Quando ho visto le scritte di ieri - ha detto - mi sono arrabbiata, mi si è rivoltato lo stomaco. Da qui l'impulso di fare questa maglietta. Sono moglie e mamma di un carabiniere e oggi mi sento la mamma di tutti i carabinieri d'Italia. Gli sbirri sono persone perbene. Rispetto!”.

ANSA

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