Grazie Francesca, mi hai ripagato di tante delusioni

Dom, 12/03/2017 - 11:07

Sono passati nove anni da quando Francesca è arrivata a Caulonia.
L’aspettavo sulla porta del municipio e ricordo bene che Le tolsi il numero che portava appeso alla camicia e le ho offerto una rosa rossa.
Dopo pochi giorni lei, come le altre ragazze, mi chiamava “Papà”.
Per me quell’appellativo fu contemporaneamente un regalo e una grande responsabilità.
Avevo sognato la “accoglienza” come parte integrante del progetto Caulonia, che avrebbe dovuto trovar posto in un Progetto ben più ampio perché è mia antica convinzione che si amministra un Paese con i piedi saldamente piantati nella propria Terra ma con la testa nel mondo.
Forse mi sono “illuso” di poter costruire una “casa comune”, fondata sui valori della solidarietà, sul reciproco rispetto, e di poter vedere riaperte le case abbandonate, rifiorire le terre incolte, ripopolare i nostri borghi facendo sbocciare una nuova primavera per la nostra Terra…
Non è stato così, comunque non è stato solo un sogno!
In quegli anni, insieme a Mimmo Lucano, abbiamo discusso con il presidente della Regione, Agazio Loiero, con l’onorevole Marco Minniti e con funzionari del Ministero, della possibilità che la nostra esperienza diventasse legge dello Stato e che le ragazze e i ragazzi della Locride e i nuovi arrivati potessero scrivere insieme una pagina entusiasmante della nostra Storia.
In quei giorni un giornale cattolico, parlando della nostra esperienza, affermava “non sappiamo i partiti a cui appartengono i sindaci di Riace e Caulonia, abbiamo però la certezza che sono le avanguardie della civiltà e dell’umanità…”
Erano solo i primi passi!
Questa settimana ho avuto l’alto onore di portare Francesca all’Altare.
Un gesto semplice di una ragazza venuta da lontano che mi ripaga di tante sconfitte e di tante delusioni.
Grazie Francesca.
Porterò il ricordo del tuo matrimonio in una parte impenetrabile del mio cuore.
Collocherò la tua foto tra i miei ricordi più belli…
Grazie ancora… e possano i tuoi figli vedere realizzato un sogno che è stato anche mio!

Autore: 
Ilario Ammendolia
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