I ragazzi di Natile inondano la redazione del loro entusiasmo

Dom, 11/12/2016 - 16:12
Nella recita di Natale interpreteranno il ruolo dei loro nonni. Sarà tutta in vernacolo e l'obiettivo è dare una spolverata alle tradizioni, sempre più spesso spedite in soffitta, restintuendo loro un posto d'onore "in salotto", nella vita di tutti i giorni.

Li abbiamo incontrati mercoledì mattina i ragazzi della classe 3A della scuola secondaria di I grado di Natile Nuovo, belli più del sole. Ad accompagnarli Manuela Raschellà, docente di lingua inglese, e Pina Nucara, docente di lettere, due prof straordinarie che stanno battendo sul ferro, fortunatamente ancora caldo, delle tradizioni affinchè i vecchi valori continuino ad essere un faro per le nuove generazioni. A giugno scorso i loro ragazzi si sono classificati al 3° posto partecipando al concorso Zalex con una canzone dedicata alla fiumara di Natile, un tempo splendida e adagiata tra rigogliose colline, oggi trasformata spaventosamente in una discarica.  "Cosa c’è di speciale? - ci racconta Manuela Raschellà - Di speciale c’è che questi studenti sono arrivati a vincere un premio partendo da zero, senza nessuno strumento musicale o microfono... eppure con il loro impegno e la loro forza di volontà hanno creato una bellissima canzone, registrandola semplicemente sul loro telefonino. Una canzone scritta con il cuore e che per questo è stata premiata: il loro messaggio è arrivato! E così, timidamente - continua la prof - i miei piccoli “Davide” si sono piazzati sul podio dietro ai “Golia”, ovvero a quelle scuole che vantavano sapienti orchestre e sezioni musicali". Inizialmente i ragazzi avevano deciso di utilizzare i soldi del premio per concedersi un'uscita didattica, ma a settembre, rientrati a scuola, hanno cambiato idea: hanno scelto di devolvere quei soldi a favore dei terremotati del Centro Italia, amareggiati per il triste destino che aveva investito  studenti come loro, tutt'a un tratto ritrovatisi senza nulla.
"Così ho pensato, con la mia collega di lettere, prof.ssa Pina Nucara - ci confida Manuela Raschellà - di premiare i ragazzi per questo loro spontaneo gesto di solidarietà organizzando comunque un’uscita didattica proprio presso la vostra redazione che finalmente hanno potuto vedere dal vivo". Per noi è stata una vera gioia riceverli e godere del loro entusiasmo. Dei ragazzi buoni e pieni di speranze che hanno avuto la fortuna di avere delle professoresse i cui insegnamenti continueranno a vibrare nelle loro vite anche quando saranno genitori alle prese con i propri figli.

“CARA FIUMARA...”
È strano parlare a te che non sei una persona
Però voglio provarci e... questa idea mi suona
Io chiudo gli occhi e penso a quel fruscìo che sento
Quando attraverso il ponte ogni giorno ti sento
Tu prima scorrevi limpida senza un lamento
Ma ora singhiozzi e ti lamenti, ogni momento
Ti hanno sporcata, maltrattata e dimenticata
Una natura prima amata e poi disprezzata

Cosa potresti dirmi tu?
Avresti sicuramente tanto da raccontare...
Per esempio delle donne che venivano a
lavare
I panni nelle tue acque, i loro discorsi
Segreti custoditi nelle acque, nei tuoi corsi.
I bambini saltellavano e giocavano tra i sassi
E tu acqua limpida accarezzavi i loro passi
I girini e le rane... quante scoperte!
I pesci e le cicogne, dalle tue acque offerte.

RITORNERAI COME PRIMA CON NOI
TI PROTEGGERÒ
E TU LO VUOI
INSIEME A NOI, VIENI ANCHE TU
UN NUOVO MONDO PIÚ PULITO
CREDICI ANCHE TU !!!

Autore: 
Maria Giovanna Cogliandro
Rubrica: 

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