Il Presidente senza monocolo

Sab, 13/07/2013 - 19:09
Il dr. Andrea Cuzzocrea ha sterzato la sua poderosa Relazione verso la prospettiva il cui proprio è che la rinascita dei territori meridionali dipende dalla capacità d’agitare la leva simultanea di tutti i comparti dell’economia: dall’industria al turismo.

Il tema era, senza dubbio, appassionante e accattivante. Il tema era: “Un percorso etico per il rilancio economico della nostra provincia”. Ma c'era il rischio d'un suo annuvolamento nella retorica, che non manca mai, quando si vuole l'etica compagna della politica e, nel nostro caso, del mondo degli affari dove il denaro, secondo i santissimi romiti, porta l'odore dello sterco del diavolo. Il presidente di Confindustria, Andrea Cuzzocrea, che ha i piedi ben piantati per terra e una testa, acuminata da studi economici e giuridici profondi, questo rischio di cui si diceva  l'ha evitato. Come uscito dalla scuola di Niccolò Machiavelli, egli s'è attenuto alla realtà effettuale delle cose. Ha registrato, con la forza dissuasiva delle cifre, una situazione economica  al limite del baratro e dentro il baratro. Ma quel che conta di più è che non s'è fatto soffocare dalla realtà effettuale delle cose, provocando un miracolo culturale. Poiché è noto che chi parte dalla realtà, rimane nella realtà.
Alla quale, però, il presidente Andrea Cuzzocrea non s'è arrestato, limitandosi a fare geometria descrittiva. Si è sollevato dal presente stato di cose, che qualifica una situazione economica in agonia, dimostrando concretamente che la possibilità d'una ripresa e d'un rilancio dell'imprenditoria reggina e della sua provincia.  Con una visione meridionalista che pone come chiave di volta della ripresa del  territorio reggino - da Reggio alla Piana alla Locride -  la agitazione delle  leve simultanee  di tutti i comparti dell'economia:  dall'industria al turismo. Insomma, egli ha parlato senza il monocolo. E lo ha fatto  anche quando ha toccato, e non di striscio, il tema della legalità, legandola fortemente all'esigenza  di uno Stato, che sia “ Stato di diritto e non Stato di polizia” e all' istruzione e al lavoro. E in questo noi abbiamo sentito come l'eco del pensiero del Maestro di tutti i meridionalisti, Pasquale Villari. Una bella novità. Un ottimo Presidente.

Autore: 
Pasquino Crupi
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