Il Tribunale di Locri fa scuola

Sab, 18/04/2015 - 12:29
Non solo risarcimento, ma assunzione a tempo indeterminato

Sappiamo tutti che, da qualche mese a questa parte, i precari della scuola, grazie a una sentenza UE, possono reclamare un risarcimento nei confronti dello Stato italiano. La condizione di migliaia di lavoratori ha permesso a tutti coloro che ritenevano di non aver subito un trattamento equo in anni di onorato servizio potessero finalmente rivalersi dinanzi a una vera e propria ingiustizia legalizzata. Naturalmente sono stati centinaia i lavoratori che hanno deciso di cogliere l'occasione per dare una svolta alla loro storia professionale, ma nessuno ha centrato il jackpot come una lavoratrice 63enne alla quale il Tribunale di Locri ha riconosciuto qualcosa in più del semplice risarcimento con una sentenza destinata a fare scuola. La donna, rappresentata dall'avvocato Domenico Sergio Ammendolea, ha infatti ottenuto dal Giudice del Lavoro Luciano d'Agostino non solo il riconoscimento di un rapporto di lavoro con il MIUR da settembre 2009 ma, visto il superamento dei 36 mesi di servizio prestati, la decisione che questo rapporto sia da considerarsi a tempo indeterminato. Questa sentenza implica dunque che la donna, una volta resa effettiva la sentenza, verrà definitivamente assunta come lavoratrice a tempo indeterminato e, contestualmente, le verrà riconosciuto il risarcimento degli anni da precaria. Nel frattempo, il clamore di questa decisione sta facendo giungere una pioggia di ricorsi presso il Tribunale di Locri, al quale si sono rivolti moltissimi docenti e impiegati ATA.

Autore: 
Jacopo Giuca
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