La “passeggiata con acrobazie” evidenzia le malattie di Gioiosa Marina

Lun, 04/04/2016 - 12:38

I pochi cittadini che di sera di sera passeggiano su corso Carlo Maria di Marina di Gioiosa Jonica non ci fanno più caso a questo paesaggio. Un simpatico turista,forse originario della Vallata, incredulo per questa assoluta mancanza di rispetto per i pedoni, ironicamente l’ha definita “passeggiata con acrobazie, con superamento di ostacoli”. Invece questo accade regolarmente, magari anche a Siderno o nei centri limitrofi, ma il fatto che accada anche altrove non rende legittima la mancanza di senso civico degli abitanti né tantomeno l’assoluta latitanza di chi a questo compito è demandato, in questo caso i vigili urbani. Ed allora, in questo scenario, abbiamo pensato di rivolgere qualche domanda al primo che passa, ma di Marina di Gioiosa. Abbiamo parlato con D.P. e così ci ha risposto: “Se fosse un fatto straordinario non ci sarebbe nulla di male - dice indignato - ma il fatto è che questa è situazione ordinaria. Può capitare un’emergenza: una commissione in qualche negozio, un farmaco da prendere in farmacia, e si lascia l’auto sul marciapiedi. Ma non è il nostro caso, qui si tratta di semplice ineducazione, con la connivenza di…” Viene a questo punto da porsi una domanda molto ingenua, forse spontanea: “E i vigili, la polizia municipale?” E il solito cittadino, questa volta più che indignato, fa le spallucce e, rassegnato, continua: “E perché dovrebbero uscire dalla loro tana?” Tana è ,ovviamente, un termine forse improprio, pesante, - controbattiamo noi - si addice ad animali che stanno nascosti, che so, topi, granchi, volpi. E lui: “Sì, ha ragione - continua – però se toglie i primi due, potrà convenire che l’ultima, la volpe, potrebbe essere proprio calzante”. E conclude: “Sì, sono proprio  come la volpe: astuti, furbi. Perché dovrebbero multare i soliti cittadini, che magari li hanno anche votati, quando loro, stando comodi comodi dietro un computer, incassano di più?” E ci fa capire che si riferisce alle multe salate che il Comando dei vigili quotidianamente spedisce dal suo ufficio, ricordando i pedaggi aboliti qualche secolo fa ma reintrodotti, sempre camuffati da nobili fini, come la sicurezza dei cittadini, i pirati della strada, gli incidenti mortali, il cui fine è sempre fare cassa! Bella considerazione quella del cittadino gioiosano (Marinoto) indignato, il quale non fa complimenti nel redigere un bilancio dell’amministrazione Vestito. “Un fallimento - conclude - un autentico fallimento. Sono preoccupato per il futuro della mia città, per i miei figli, per i miei nipoti. Se qualche tempo fa tutti convenivamo che la peggiore delle amministrazioni locali era sempre meglio dei commissari, oggi abbiamo nostalgia dei commissari”. Marina di Gioiosa ha nostalgia dei commissari, dunque, e se fosse solo la voce del nostro cittadino indignato, Domenico Vestito potrebbe dormire tranquillamente, ma fatto è che non è solo uno dell’opposizione, che magari ha perso qualche privilegio, ma anche la gente che aveva riposto grande fiducia e che aveva visto in questo nuovo esecutivo una “svolta” si è amaramente ricreduta. Questi anni di amministrazione Vestito ormai sono noti a tutti: il ricorso allo strumento vessatorio per eccellenza come l’autovelox (nell’anno in cui è stato introdotto sono stati incassati più di 270mila euro); l’emissione di quasi duemila notifiche relative al pagamento della vecchia ICI ignorando che per quegli anni si era esentati dal pagamento; ma soprattutto la dichiarazione pubblica che questo esecutivo è incapace di far pagare le tasse (bolletta dell’acqua) a tutti, ammettendo che più della metà è abusiva. Se a questo si aggiunge che in questo esecutivo sono state riciclate persone che avevano combinato danni irreversibili nelle amministrazioni dei comuni di origine, diviene più che doverosa la domanda: “Perché non andate a casa?” In parole povere: “Domenico Vestito, non hai capito che non sei capace di guidare un comune che sino a non molto tempo fa era un riferimento della Vallata del Torbido?” Ed infine: “Togli quel maledetto strumento vessatorio che è l’autovelox. Non è stata sufficiente l’esperienza di Portigliola prima e Camini dopo?
Con affetto,
Romolo Salerno

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