La pasta dei Capitani e i re travicello

Lun, 13/05/2019 - 12:40

La favola del re travicello è uno dei pezzi più conosciuti tra le favole classiche. Si tratta di un testo concepito originariamente da Esopo, con il titolo “Le rane vogliono un re”, ed elaborato poi da Fedro nella versione più conosciuta de “Il re travicello“.
C’era una volta uno stagno pieno di rane che facevano quel che volevano: saltavano di qua e di là, oziavano e gracidavano dalla mattina alla sera. Un giorno, decisero di chiedere a Zeus un sovrano che insegnasse loro a vivere rispettando le regole e la disciplina. Zeus, divertito da questa richiesta, getto nello stagno un travicello di legno. Il travicello cadde in acqua con un gran tonfo: le rane, spaventate, si rintanarono nel fango sul fondo dello stagno e per un po’ non uscirono. Poi, vedendo che il travicello di legno galleggiava immobile sulla superficie dello stagno, andarono a vederlo più da vicino.
Cominciarono a toccarlo, poi a saltarci sopra: il travicello non si muoveva e non diceva una parola. Presto, le rane tornarono alla vita sregolata e allegra di prima, ignorando il loro re. Dopo qualche tempo, le rane tornarono da Zeus e gli chiesero un nuovo re: il re che ci hai mandato è una nullità; noi vogliamo un sovrano che ci faccia rispettare le sue regole”.
A questo punto, Zeus gettò nello stagno un serpente, che cominciò a divorare tutte le rane che trovava. Per la paura, le rane smisero di gracidare e cominciarono a vivere nascoste tra le canne o nel fango. Le rane superstiti tornarono sull’Olimpo, supplicando Zeus di riprendersi quel serpente malvagio. Ma il capo degli dei disse loro: “Vi avevo mandato un buon re e voi l’avete rifiutato. Adesso, tenetevi quello malvagio”.
Nel ripensare alle vicissitudini della politica odierna mi è venuta in mente questa fiaba ed ho pensato ai governanti che si sono succeduti nel corso degli ultimi 70 anni; ho creduto di individuare nel re travicello gli 8 governi democristiani fino al dicembre del 1963, i 6 governi di centro sinistra organico con qualche breve parentesi democristiana fino al giugno del 1981, i 4 governi del pentapartito fino ad aprile 1991, il quadripartito di Amato fino ad aprile del 1993, l’ammucchiata di Ciampi fino al maggio del 1994, da Berlusconi a Gentiloni è storia recente. Siamo passati quasi indenni tra il compromesso storico, il terrorismo, la modifica del titolo V, i vari referendum e ci siamo comportati come le rane che non hanno dimostrato molto rispetto per i re travicello, abbiamo scialato. Ora le urne-Zeus ci hanno mandato un tris di re che ci servono per il gioco del tressette. Il serpente che si mangia le rane però è al sottosegretariato della Presidenza del Consiglio. Attenzione che le urne-Zeus potrebbero scegliere di lasciarcelo per un po' e dovremmo vivere come le rane nascosti tra le canne ed il fango. E’ un rischio reale, pensiamoci. Teniamo da conto di che pasta sono i Capitani.

Autore: 
Arturo Rocca
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