Lamezia: pubblicate le motivazione della proroga dello scioglimento

Mar, 07/05/2019 - 10:40

Pubblicato ieri, a circa un mese di distanza dal consiglio dei ministri, anche quanto ha spinto il Ministro dell'Interno, Matteo Salvini, a chiedere la proroga di ulteriori 6 mesi per lo scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme. Se ci aspetterebbe, come nei casi precedenti in altri comuni sciolti, accenni alle attività di contrasto alle infiltrazioni della criminalità organizzata, per Salvini ed il Prefetto di Catanzaro (che, specie lo scorso anno, ha ricevuto più di un fronte critico lametino nei confronti della gestione guidata da Francesco Alecci) la terna commissariale deve rimanere fino a novembre per completare le pratiche burocratiche inerenti impianti sportivi e culturali non concessi ma mai chiusi con ordinanze, ma anche per continuare con l'opera di risanamento dei conti del Comune, al netto però dei bilanci non approvati in tempo così come gli altri atti amministrativi non portati a termine che hanno, di fatto, invece bloccato ogni possibile richiesta di assunzioni, anche a tempo determinato per un organico ridotto all'osso ed inascoltato (tanto da avere scioperi ed agitazioni sia di dipendenti che dirigenti).
Per il Governo, invece, a Lamezia Terme l'opera della terna commissariale sta agendo nel senso opposto a quello che la città percepisce e che tanto è stata criticata anche dai parlamentari D'Ippolito (5 Stelle) e Furgiuele (Lega). Nella relazione non compare neanche un altro punto molto contestato: l'assenza di atti revocati dalla terna rispetto all'amministrazione sciolta, con la macrostruttura citata approvata dalla giunta Mascaro e non nei 15 mesi precedenti dalla terna commissariale (che riapproverà il medesimo atto, successivamente, per vizi di forma nel regolamento non contestati prima dai medesimi dirigenti e segretario comunale) il cui primo atto insediata in via Perugini era stato quello di ridistribuire le deleghe dei soli 3 dirigenti presenti, allora come oggi, in servizio (ma nei prossimi 3 mesi si farà a meno per 2 giorni a settimana del comandante della polizia locale, visto il placet della terna per l'uso congiunto con il Comune di Reggio Calabria).

Il testo della relazione del Ministro Matteo Salvini
Il consiglio comunale di Lamezia Terme (Catanzaro) e' stato sciolto con decreto del Presidente della Repubblica in data 24 novembre 2017, registrato alla Corte dei conti il 6 dicembre 2017, per la durata di mesi 18, ai sensi dell'art. 143 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, essendo stati riscontrati fenomeni di infiltrazione e condizionamento da parte della criminalità organizzata.
Per effetto dell'avvenuto scioglimento, la gestione dell'ente è stata affidata ad una commissione straordinaria che ha perseguito l'obiettivo del ripristino della legalità e della corretta gestione delle risorse comunali, pur in presenza di un ambiente reso estremamente difficile per la radicata presenza della criminalità organizzata la cui perdurante ingerenza nel tessuto economico - sociale locale e' stata accertata da recenti indagini giudiziarie.
Tale programma è stato interrotto a seguito della pronuncia del Tribunale amministrativo regionale Lazio del 22 febbraio 2019 con la quale è stato annullato il provvedimento di scioglimento del consiglio comunale cui e' conseguito, in data 28 febbraio 2019, il nuovo insediamento della disciolta compagine amministrativa. In data 25 marzo 2019, all'esito della decisione del Consiglio di Stato del 23 marzo 2019, che ha sospeso l'esecutivita' della sentenza di primo grado e confermato la legittimita' del provvedimento di scioglimento, si e' reinsediata la commissione straordinaria, dando nuovo impulso all'attivita' di risanamento.
Nell'approssimarsi del termine di scadenza della gestione commissariale, il prefetto di Catanzaro, con proposta del 26 marzo 2019, ha rappresentato che l'attività posta in essere dall'organo commissariale, anche a causa della menzionata interruzione, deve essere proseguita per completare il processo di legalizzazione ed e' pertanto necessario disporre una proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale. Tale valutazione e' stata condivisa dal Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica nella seduta del 25 alla presenza, tra gli altri, del rappresentante della locale procura distrettuale antimafia.
L'attivita' della commissione straordinaria e' prioritariamente intervenuta nell'ambito dei servizi amministrativi a domanda individuale e, in particolare, in quello sportivo e culturale. A tal riguardo l'organo di gestione straordinaria ha prioritariamente posto in essere una serie di adempimenti finalizzati ad eliminare le cause inagibilita' di tre stadi comunali, di due teatri municipali e del palazzetto dello sport - che erano regolarmente utilizzati dalla cittadinanza - procedendo anche, per taluni di essi, all'aggiornamento catastale.
Tuttavia alcune procedure amministrative relative alle menzionate strutture sono ancora in itinere conseguentemente, la proroga della gestione straordinaria si rende necessaria per portare a termine le iniziative avviate e consentire alla cittadinanza di usufruire, in condizioni di sicurezza, dei menzionati beni comunali.
L'attivita' della commissione straordinaria ha interessato anche il riordino dell'apparato burocratico al fine di disporre un diverso assetto organizzativo. In tale ambito sono state avviate le procedure per l'incremento del numero dei dirigenti in servizio e nel contempo e' stata disposta la revoca e l'avvicendamento di alcuni dirigenti con una diversa distribuzione dei settori in attuazione dei regolamenti comunali.
Sono inoltre in corso di istruttoria le procedure per il reclutamento di alcuni dirigenti a tempo determinato ai sensi dell'art. 110 del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Il completamento di tali iniziative consentira' all'amministrazione di implementare le risorse umane e garantire una gestione dell'ente locale in linea con i principi di legalita' e buon andamento.
Il prosieguo della gestione commissariale, peraltro, garantira' non solo che le procedure disposte proseguano in linea con i menzionati principi di legalita' ma anche nel rispetto dei parametri finanziari fissati dalla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, avviata nel 2014 al quale il Comune di Lamezia Terme e' sottoposto.
Per i motivi descritti risulta, quindi, necessario che la commissione disponga di un maggior lasso di tempo per completare le attivita' in corso e per perseguire una maggiore qualita' ed efficacia dell'azione amministrativa, essendo ancora concreto il rischio di illecite interferenze della criminalita' organizzata.
Ritengo pertanto che, sulla base di tali elementi, ricorrano le condizioni per l'applicazione del provvedimento di proroga della durata dello scioglimento del consiglio comunale di Lamezia Terme (Catanzaro), per il periodo di sei mesi, ai sensi dell'art. 143, comma 10, del decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267.
Roma, 28 marzo 2019
Il Ministro dell'interno: Salvini 

 

Rubrica: 

Notizie correlate