Locri: Oggi campagna per la donazione del cordone ombelicale

Dom, 06/03/2016 - 12:23

“Io dono… tu doni… Lei don(n)a!”, questa l’iniziativa che la GADCO (Gruppo Avis Donatrici Cordone Ombelicale) di Locri, con il patrocinio morale del comune di Locri, ha in programma per oggi e l’8 marzo, un’iniziativa che mira ad accrescere la consapevolezza dell’importanza della donazione del cordone ombelicale.
Questa mattina verrà allestito un punto informativo in piazza dei Martiri a Locri a partire dalle ore 11, mentre l’8, festa della donna, in collaborazione con alcuni esercenti commerciali verrà donata alle donne, una mimosa e delle brochure informative. Abbiamo intervistato la dott.ssa Giulia Audino, specialista in ostetricia e ginecologia, nonché presidente dell’associazione.
Che cos’è il sangue cordonale e perché è importante donarlo?
È il sangue contenuto nel cordone ombelicale, organo quest’ultimo importante perché collega la mamma al bambino durante i nove mesi di gestazione, rendendo possibile gli scambi vitali; alla nascita però esso finisce il suo ruolo e, quindi, viene buttato nei rifiuti ospedalieri. Questo a meno che la scelta della donazione non lo impedisca e quindi faccia sì che quel cordone possa continuare a donare vita a chi lo riceve: il sangue contenuto nel cordone è un sangue prezioso perché contiene cellule staminali che sono cellule bambine capaci di sostituire globuli rossi, bianchi e piastrine, che vengono distrutti durante, per esempio, una leucemia, tutto ciò a vantaggio di persone e soprattutto di bambini che a causa di una patologia ematologica o emato oncologica non hanno altra speranza di cura.
Che differenza c’è tra donazione e conservazione?
La donazione è un atto solidaristico, volontario e semplice con il quale la donna dona il sangue del cordone e lo mette a disposizione di tutti quelli che ne hanno bisogno; in questo caso, tutto avviene a spese del sistema sanitario nazionale e per la coppia non c’è nessun onere economico. La conservazione è invece a spese della coppia che sceglie di conservarlo presso banche private che si trovano all’estero visto che nel territorio nazionale non sono legali.
Tutte le donne possono donare?
No, solo le donne sane. Nel momento in cui le donne esprimono al loro ginecologo l’intenzione di donare il sangue cordonale viene fatta una valutazione anamnestica e un prelievo di sangue, che servono a escludere che la donna e il padre del bambino siano portatori di malattie o infezioni che possano essere trasmesse al ricevente.
La donazione è pericolosa per il bambino?
Il prelievo non è dannoso o doloroso né per la mamma né per il bambino. Infatti la raccolta viene fatta dopo la nascita del neonato quando il piccolo ha già ricevuto le cure necessarie, la mamma non se ne accorge neanche.
Dottoressa Audino, ci parli dell’associazione...
GADCO è un’associazione senza scopo di lucro che lavora in maniera volontaria per l’informazione e la formazione delle donne alla donazione del cordone al momento del parto e quindi per rendere fruibile a tutte le donne l’atto del donare il cordone, nei diversi punti nascita abilitati alla raccolta della Regione. È costituita da un team di persone molto motivate a realizzare gli obiettivi dell’associazione: approfitto per ringraziarle una ad una perché è grazie a loro che l’associazione sta crescendo e sono certa che insieme, anche se la strada è tutta in salita, raggiungeremo ottimi traguardi.
Come agisce il suo gruppo?
Le volontarie lavorano, ognuna secondo le proprie competenze, sulla promozione e diffusione della cultura della donazione del cordone ombelicale. Per raggiungere tale obiettivo si è messo in atto un programma di incontri e campagne di sensibilizzazione durante i corsi pre-parto presso i consultori del comprensorio o anche coinvolgendo le giovani generazioni attraverso incontri nelle scuole, convegni e iniziative come quella prevista oggi e martedì prossimo. L’informazione avviene anche tramite i nostri canali di comunicazione, quali mailing list e pagina facebook.

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