Locride: Indagini "locali" e connivenze

Sab, 05/03/2016 - 11:13

Le valutazioni conclusive in merito ad alcune indagini eseguite dagli investigatori dei carabinieri in una recente inchiesta antimafia, coordinata dalla procura reggina, riprendono alcuni argomenti dai quali l'attività di Polizia Giudiziaria in corso ha permesso di far luce principalmente su una serie di soggetti il cui livello criminale è stato ritenuto “piuttosto elevato” in relazione alla realtà locale. Livello che si collocherebbe in posizione media rispetto a un quadro più ampio, proprio della 'ndrangheta. Si tratterebbe di una serie di "capi locali" ciascuno dei quali, in funzione del ruolo ricoperto, svolgerebbe le proprie attività illecite con l'obbligo di rendere conto del proprio agire a terze persone, poste in posizione gerarchica superiore, come "Federico" e il "Professore", la cui identità è allo stato ancora ignota. Vi sarebbero dei presunti responsabili di “locali” che avrebbero fatto parte a un soggetto, successivamente deceduto, il quale “funge da collettore dei denari destinati poi a finanziare gli affari della più ampia associazione mafiosa calabrese. L'attività illecita dei predetti è svolta anche grazie all'ausilio di una serie di gregari il cui livello criminale è ovviamente minore, ma che permettono di porre in essere traffici illeciti e perpetrare i reati” sui quali si è indagato. Contemporaneamente anche altri indagati, ciascuno "responsabile" di un diverso settore, di un gruppo di individui o di una attività illecita precisa, rendono conto del loro operato allo stesso soggetto. Vi sarebbero stati poi personaggi di spicco della criminalità locale “che contribuiscono alla realizzazione degli interessi del sodalizio criminale su cui si indaga, come se vi fosse una sorta di linguaggio comune che unisce gli appartenenti alla 'Ndrangheta”. È il caso di soggetti di Gioiosa Jonica, interessati a partecipare agli affari economici della zona ma anche pronti a esercitare il loro potere mafioso per venire in soccorso ad un associato che lo richieda, o di tale P.F., che sarebbe stato “chiamato in causa per mediare le tensioni generatesi tra due "capi locali" confinanti. “Le caratteristiche principali dell'associazione sin qui accertate – si legge in un’informativa dei carabinieri - sono ovviamente legate anche al genere di reati compiuti”. Ci sarebbero stati soggetti con l’interesse a controllare e lucrare sugli appalti pubblici, altro individuo “si occupa verosimilmente di effettuare traffici illeciti di stupefacenti e poi riciclare il denaro in attività commerciali”, mentre una “famiglia” storicamente inserita ad un livello di vertice della 'Ndrangheta e con interessi economici notevoli, si occupano di entrambe le cose. “Tra la miriade di contatti che gli indagati hanno giornalmente – proseguono gli investigatori - si può spesso solo intuire quanto sia vasta la rete criminale di cui fanno parte, fatta da personaggi dall'alto potere criminale, individui con un ruolo paritetico, fiancheggiatori, prestanome, infiltrati nelle Istituzioni Pubbliche, e tante altre figure per le quali giorno per giorno emergono sempre nuovi particolari utili a inserirle nel quadro generale della consorteria criminale su cui si indaga”. “Non per ultimo si vuole porre l'attenzione sul linguaggio utilizzato e sulle dinamiche che regolano i rapporti tra i consociati, aspetti questi legati anche all'appartenenza ad una particolare forma di associazione che in questa realtà è spesso sinonimo di illecito, in quanto utilizzata dai suoi appartenenti per mascherare gli affari illeciti ed esercitare un controllo sul territorio pressoché capillare. L'accertamento delle responsabilità degli affiliati alla consorteria mafiosa di cui si tratta è quindi di natura complessa e sarà possibile solo mediante la prosecuzione e l'ampliamento delle attività tecniche, unitamente ai classici metodi di indagine consistenti in pedinamenti, accertamenti patrimoniali e repressione di eventuali attività illecite per le quali sia previsto dal Codice Penale un intervento immediato della Polizia Giudiziaria”.

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