Maria Bizzantini tra Protezione civile e il Banco Alimentare

Lun, 01/12/2014 - 11:29

Maria Bizzantini è capo della Protezione Civile di Siderno e Presidente dell’associazione ArciPesca Fisa, impegnata nella disposizione di un servizio ittico e ambientale che si accompagna a interventi di beneficienza.

La signora entra in redazione con fare deciso, determinata a spiegare che cosa sta costruendo, assieme ai suoi collaboratori, per Siderno e la provincia tutta.

«La Protezione Civile - esordisce - ha instaurato da anni un rapporto di collaborazione con l’associazione ArciPesca Fisa, la cui sede di Siderno supervisiona il territorio cittadino assieme a quelli di Canolo e Agnana. Le operazioni  sul territorio sono possibili grazie alla delega dell’ArciPesca provinciale, che ci sta garantendo anche la possibilità di aprire altre sedi sul territorio come a Natile, Platì e Benestare.

«La Protezione Civile viene attivata su decreto della Regione Calabria e la nostra sede si occupa delle emergenze riguardanti tutta la provincia, come accaduto di recente proprio a Natile e Platì. In questa occasione siamo riusciti ad agire con una tempestività che mi riempie di orgoglio e che ha reso sufficiente la supervisione delle condizioni e la comunicazione delle criticità alla Regione. Tutto questo è stato possibile grazie ai corsi di formazione cui sono sottoposti i nostri volontari, che devono ricevere un’attestato e brevetti di salvataggio prima di poter diventare operativi. Il recupero della zona è stato immediato, come dimostra l’esperienza di cinquecento famiglie di Natile rimesse in comunicazione con il paese già la mattina successiva al loro isolamento. La nostra funzionalità, purtroppo, non è qui coadiuvata da un’attrezzatura adatta ad affrontare le emergenze. Solo le simulazioni e l’informazione possono davvero prevenire questi eventi, per questo, assieme all’associazione degli “Amici del Libro”, abbiamo proposto un percorso di sensibilizzazione all’interno delle scuole che, dal 2015, punterà a preparare i bambini a ogni genere di calamità attraverso l’ausilio delle simulazioni.

«Con l’aiuto dell’ArciPesca, invece, nel 2013 abbiamo richiesto l’avvio di un Banco Alimentare che aiuti le famiglie bisognose della nostra comunità. Il nostro impegno, purtroppo, è dovuto crescere con il tempo e oggi serviamo quasi settecento persone. È doveroso sottolineare che, grazie a una convenzione che l’Italia ha siglato con l’Unione Europea, abbiamo la possibilità di distribuire i beni di prima necessità non più solo una ma quattro volte al mese, dedicando tre settimane alla distribuzione di frutta e verdura e una a quella di pasta e riso. Inoltre, vista la portata crescente di persone che possono usufruire del servizio, presto i rifornimenti giungeranno con gli autoarticolati da Cosenza.

«Il servizio si rivolge a famiglie impoverite. Queste non devono superare gli 8.000 € di reddito annuo e possono entrare in contatto con Banco dopo aver depositato regolarmente il modello ISEE, la carta di identità e il codice fiscale del capofamiglia, passati al vaglio dalla ONLUS della Calabria. Spesso distribuiamo il 20% del prodotto anche a persone non registrate o provenienti da fuori città. Si tratta di un aiuto che concediamo quando abbiamo prodotto in eccesso, proprio come facciamo con case di riposo e ospedali. A tale proposito voglio smentire le voci infamanti che sostengono la distribuzione dei prodotti sulla base di criteri arbitrari da parte di coloro che organizzano il Banco Alimentare. Non è vero nulla. Se si presenta una persona  al volante di un’auto da 50.000 € ma regolarmente iscritta nelle liste perché ha dichiarato di rientrare nel reddito per il quale avrebbe il diritto di ricevere l’ausilio, non possiamo condurre una verifica fiscale perché ci troviamo dinanzi a un fatto singolare che viene contraddetto da una documentazione oggettiva. Qualora venissero fatte affermazioni diverse da quelle da me dichiarate in questa sede, chi le pronuncerà sarà oggetto di querela, perché tutto ciò che affermo e che il Banco fa viene registrato e documentato attraverso ricevute fiscali rilasciate a chiunque usufruisca del servizio.

«La presenza del Banco Alimentare a Siderno, infine, è a discrezione della dottoressa Alessia Leonetti, sua titolare. In caso la dottoressa dovesse cambiare sede lo farà anche il Banco. Il fatto che oggi si trovi in questa città a seguito di numerosi sforzi ritengo che costituisca per il Comune un valore aggiunto che sarebbe utile riuscire a mantenere. Per questo abbiamo chiesto la collaborazione del Comune, giustificata dalla mancanza di lucro che ha fatto sopravvivere fino a oggi l’iniziativa solo grazie al contributo dei suoi volontari. Nonostante il Comune ci abbia chiesto del tempo per valutare la richiesta, siamo comunque fiduciosi a seguito delle parole di sostegno del Commissario, dimostratosi davvero molto disponibile.»

Aggiungere altro sarebbe inutile. Limitiamoci a unirci alla speranza che i commissari comprendano il valore delle iniziative qui esposte e ci tengano anch’essi a farle restare su suolo cittadino

Autore: 
Jacopo Giuca
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