Marina di Gioiosa Jonica: Telecom dissesta la strada ma non provvede al riassetto

Lun, 09/02/2015 - 16:43

Le condizioni delle strade che attraversano il territorio della Locride è ormai un'annosa questione poiché sono anni che ne parliamo e più volte ne abbiamo postulato la risoluzione, ma purtroppo a tutt'oggi sembra essere una meta assai lontana.
Le strade sono solcate ogni giorno da mezzi pesanti e da autobus che, dimenandosi in percorsi a volte tortuosi, gravano con il loro peso sulla tenuta dell'asfalto. Inoltre si aggiungono, da un lato, i numerosi cantieri aperti e i lavori di riparazione di tratti della rete fognaria che comportano “lace-razioni” sull'asfalto; dall'altro, troviamo la normale usura del tempo e degli eventi climatici che completano un mosaico di cui non andare certo fieri.
Come se questo non bastasse,  anche le grosse aziende contribuiscono ad aumentare i disagi: con la scusa di offrire un servizio alla popolazione, creano un enorme danno alle vie di comunicazione senza preoccuparsi di ripararlo. Questo è ciò che è accaduto a Marina di Gioiosa Ionica nella strada che va da strada Santa Finis passando per strada Fracastò  Porticato fino a contrada Spilinga. Gli operai della Telecom hanno installato la fibra ottica, ma una volta terminati i lavori, nessuno si è premurato di riparare il manto stradale lasciando enormi solchi che prima non c'erano e causando inevitabilmente delle difficoltà agli abitanti delle periferie nonché a tutti i cittadini del paese.  
A cosa è dovuta questa negligenza? Forse troppa fretta di concludere? Oppure, poiché non si tratta di una strada centrale, si può aspettare?
Le buche disseminate sulla carreggiata sono sotto gli occhi di tutti. È giu-sto accelerare la comunicazione online ma è altrattanto giusto non rallentare quella stradale.
È necessario intervenire al più presto alla sistemazione di ciò che è stato scombinato.
Questa è una regola vecchia quanto il mondo: serve un po' di buona educazione e rispetto nei confronti dei cittadini, due attitudini che alla Telecom, speriamo, non manchino.
 

Autore: 
Katia Candido

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