Pazzano paese delle miniere

Mar, 21/05/2019 - 12:00

Pazzano, piccolo paese della vallata dello Stilaro, posto tra i massicci calcarei dei monti Consolino e Stella, punta alla sua rinascita mettendo in evidenza e all’attenzione della cultura locale e nazionale il suo passato minerario.
Nato in epoca magno greca per consentire lo sfruttamento delle locali miniere di ferro, il paese ha mantenuto questa sua prerogativa per oltre due millenni. Dalle sue miniere si estraeva la limonite, che veniva trasformata in ferro nelle molte ferriere presenti nel circondario. Fornì il minerale ai greci, ai romani, ai bizantini e, in ultimo, alle industrie siderurgiche di Mongiana e Ferdinandea nel periodo borbonico. Dopo la dismissione delle industrie locali nel periodo post-unitario, ci fu una piccola ripresa nel periodo autarchico del fascismo e una dopo la fine del secondo conflitto mondiale, durata sino agli anni ’60.
Molti sono i segni lasciati sul territorio da queste attività industriali, che rischiano di sparire in quanto oramai abbandonate da tempo (cave, discariche, laverie, case di minatori, bocche di miniera, ecc…). Urge intervenire per salvaguardare questo patrimonio archeo-industriale, al fine di un recupero e un’immissione delle ferriere calabresi in quel grande contenitore progettuale che è l’Ecomuseo, già in via di attuazione in molti comuni della vallata Stilaro e nelle Serre Calabre. Con l’Ecomuseo, infatti, si intende recuperare tutte quelle valenze industriali attive sul territorio nel passato, conservarle, renderle fruibili e, al contempo salvaguardare l’ambiente che innescò tali attività e che dopo la dismissione le ha protette con un abbraccio materno e consegnate a noi, che dovremo attivare da queste emergenze un “soggetto” di promozione territoriale volano di ripresa economica turistico-culturale.
L’Amministrazione Comunale di Pazzano, da qualche anno, ha realizzato, nella vallata delle miniere, un museo che avrà il compito di trasmettere alle future generazioni la storia mineraria del comprensorio Stilaro-Serre Calabre. Ed è appunto per far conoscere questo aspetto e valorizzarlo sotto il punto di vista geologico e storico che l’Amministrazione aderisce ogni anno alla “Giornata Nazionale delle Miniere” indetta dal ministero dell’Ambiente tramite l’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale e la celebra nel proprio comune.
In questo contesto di manifestazioni che si svolgono in tutta Italia, sabato 25 maggio, alle ore 17:30, nei locali del Museo Civico della Cultura Materiale, si terrà un incontro studi, dal titolo “Pazzano paese delle miniere, nel passato e nei futuri sviluppi”.
Le relazioni metteranno in luce alcuni aspetti geologici e storici di cui Pazzano era centro nevralgico e porranno in essere iniziative mirate a realizzare un parco archeo-minerario che salvaguardi quello ciò che è stato il più grande bacino minerario dell’Italia centro-meridionale e che oggi si potrebbe porre, sotto forma turistica, come attrattore di un vasto flusso di visitatori attenti alle problematiche ambientali e storiche.
Inoltre, la realizzazione del parco, che coinvolge altre amministrazioni confinanti, potrebbe fare entrare il comprensorio in una rete culturale nazionale ed Europea già attiva nel resto d’Italia, incentrata sulla valorizzazione e sul recupero delle aree minerarie dismesse, ancora oggi ricche di emergenze geologiche e culturali.
Il convegno sulle miniere ha ricevuto numerose sponsorizzazioni culturali: tra queste, quella della SIGEA Calabria, dell’ordine dei geologi calabresi e degli architetti della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che sicuramente faranno parte del gruppo di lavoro che dovrà predisporre quanto utile a pianificare interventi nel costituendo Parco.

Autore: 
Danilo Franco
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