Ieri è stato il giorno degli arrivi che si sono susseguiti dalle 7 fino alle 20. Nei prossimi giorni arriveranno ancora altri partecipanti ma il nucleo del campo Recosol di conoscenza e solidarietà è ormai composto. Forte la presenza di partecipanti dal Piemonte, regione in cui molti riacesi sono emigrati negli scorsi decenni.
La sistemazione nelle case dell’associazione Città Futura sparse per il centro storico è stata molto apprezzata dai ragazzi che hanno cominciato il percorso di conoscenza reciproca e del luogo che li ospita.
L’incontro con il sindaco Domenico Lucano si è infatti protratto fino quasi a mezzanotte e il sindaco ha provato a raccontare l’impegno e la fatica ma anche la bellezza e la straordinarietà di un percorso politico durato 15 anni che partendo dallo sbarco dei kurdi nel 1998 arriva fino a Wim Wenders e Laura Boldrini e al riconoscimento del “modello Riace” ossia di quella buona pratica di accoglienza dei migranti che cozza con il pensiero dominante secondo il quale i migranti sono soltanto un problema di ordine pubblico. Riace è la dimostrazione pratica che se gestite in modo umano e solidale le migrazioni possono essere una risorsa per le comunità includenti.
Per oggi è previsto ancora qualche arrivo e poi si comincerà il lavoro per ricambiare l’ospitalità della comunità riacese. Si avvierà nel laboratorio del legno, grazie all’artista Nino Vitale, la creazione della statua “La Speranza” e si cominceranno i lavori di verniciatura nell’anfiteatro comunale. Inizieranno inoltre i primi incontri con le diverse personalità invitate ad incontrare i ragazzi, in quel grande laboratorio politico a cielo aperto che è Riace. Stasera toccherà a Liliana Carbone.