Siderno Libera: “Credevamo che il lavoro di squadra avrebbe dato frutti”

Sab, 18/06/2016 - 16:56

Quando Siderno Libera decise, dopo una lunga discussione tra gli iscritti, di sostenere il progetto politico proposto dal sen. Fuda, aveva piena consapevolezza delle difficoltà a realizzare con la coalizione che via via si andava a costituire, le proprie proposte politiche.
Si era tuttavia convinti che un buon lavoro di squadra, avrebbe consentito di inserire quei principi che mettessero a frutto il lavoro che in 5 anni il Movimento aveva portato avanti, non certo con “estenuanti ed inutili discussioni settimanali” come abbiamo letto qualche mese fa su un quotidiano locale.
Allo stesso modo si era convinti che le notevoli capacità di sintesi che hanno sempre contraddistinto l’operato del Presidente Siciliano, sarebbero senz’altro servite all’interno della coalizione di centro-sinistra, per portare avanti azioni rivolte in settori quali: la difesa dell’ambiente (con un’attenzione particolarmente rivolta alla diga e al lungomare), la trasparenza amministrativa e la collegialità, la legalità e quindi il rispetto della legge e delle regole.
Gli stessi principi, guidarono un anno fa la redazione del programma della coalizione, al cui interno si sviluppavano articolati argomenti, dalla riorganizzazione della macchina amministrativa e del personale all’apertura del laboratorio urbanistico per il nuovo PRG (oggi piano Strutturale), dalla ricollocazione della biblioteca comunale al piano del traffico, dalla differenziata porta a porta (non quella più volte annunciata e mai partita perché allo stato attuale mancano le condizioni) all’introduzione della “question time” in consiglio comunale, per consentire ai cittadini di partecipare alla vita amministrativa della città.
Naturalmente ci sembravano scontati elementi basilari come la pari dignità con le altre forze della coalizione, la condivisione delle proposte e le azioni di governo partecipato.
Ci accorgemmo invece che le scelte importanti venivano decise fuori dai tavoli istituzionali ed in più occasioni si veniva coinvolti a cose fatte, tanto che in consiglio comunale per rimediare, si sono più volte rinviati punti all’ordine del giorno, dando alla minoranza i fondati motivi per attaccarci in aula consiliare.
La convinzione, è che col nostro atteggiamento abbiamo dimostrato a noi stessi e a chi ci ha osservato con attenzione ed interesse, di essere superficiali e di adottare schemi legati ad una concezione del fare politica molto tradizionale e poco innovativa.
Per questo motivo esprimemmo in più occasioni il nostro disappunto al Sindaco proponendo di istituzionalizzare un tavolo di concertazione, composto dai leader dei partiti della coalizione, prima di ogni decisione importante e prima di ogni giunta.
La richiesta di pre-giunta, ad oggi non è stata presa in considerazione, ma all’incontro col Sindaco avuto a fine gennaio su richiesta dell’intero Movimento, fummo rassicurati dal Primo Cittadino che per le decisioni importanti ci avrebbe resi partecipi attraverso un tavolo di concertazione preventivo.
Nello stesso incontro mettemmo in evidenza come più volte, con superficialità, sono state valutate proposte di varianti al PRG (fermate o rinviate grazie all’intervento del Movimento e del suo rappresentante in consiglio), prese di posizione politiche poco in linea con i principi già citati, a cui il Movimento ha posto un freno o interrogativi sulla loro opportunità e modalità.
Ci rendemmo conto in quell’incontro, che l’attenzione del Sindaco era rivolta al superamento del dissesto ed alla ricerca di risorse e finanziamenti per rilanciare l’economia della città attraverso l’avvio di opere pubbliche, ma la conseguenza di questa azione di governo è l’aver prodotto una sorta di “confusione amministrativa” in cui, accanto a provvedimenti necessari e di interesse collettivo, si sono infilati provvedimenti di interesse di questo o di quel gruppo. Se in una situazione normale ciò non sarebbe ammissibile, a maggior ragione non è accettabile in un momento particolare e delicato come quello che sta attraversando Siderno, reduce da 4 anni di commissariamento.
Per far ripartire sia economicamente che socialmente la nostra cittadina, siamo convinti più di prima, che si debba volgere lo sguardo non solo alle grandi opere ma soprattutto alle piccole cose che i cittadini chiedono da troppo tempo, dalla pulizia della città alla copertura delle buche nelle strade, dal riordino del traffico cittadino alla risistemazione dell’arredo urbano e dell’illuminazione pubblica.
Con il Sindaco e i rappresentanti della coalizione è stato sottoscritto un patto che abbiamo rispettato e che vorremmo ancora rispettare, tuttavia non possiamo fare a meno di ricordare al primo cittadino quanto in altre occasioni abbiamo ribadito; a nostro avviso è necessario un maggiore coinvolgimento delle 4 forze politiche che formano la coalizione, alfine di discutere e decidere assieme prima di prendere decisioni importanti e meno importanti.
Vigileremo come abbiamo sempre fatto, ma se le cose non cambieranno saremo costretti in futuro a valutare con maggiore criticità tutti gli atti e i provvedimenti deliberati.
L’area critica di Siderno Libera

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