Sulla relazione della commissione parlamentare antimafia

Gio, 22/02/2018 - 19:20

«A lungo sottovalutata e considerata a torto una mafia subalterna e arretrata, la ‘ndrangheta ne ha tratto vantaggio ed è oggi l’organizzazione criminale più ricca, agguerrita e potente». E’ quanto si legge nella sintesi della relazione conclusiva della “Commissione parlamentare di inchiesta sul fenomeno delle mafie e sulle altre associazioni criminali, anche straniere” a firma dell’on. Rosy Bindi.
Con riferimento all’organizzazione denominata ‘ndrangheta si evidenzia: «Profondamente radicata in Calabria, su cui esercita un asfissiante controllo del territorio e delle attività economiche e della pubblica amministrazione, si è insediata in tutte le regioni del paese, anche se con gradi di penetrazione differenti, e mostra anche un marcato profilo transnazionale». Ed ancora oltre: «Leader mondiale nel traffico di stupefacenti, ha rapporti privilegiati, se non addirittura esclusivi, con i principali cartelli di narcotrafficanti del Centro e Sud America, ed è l’organizzazione che meglio ha saputo sfruttare le opportunità della globalizzazione».
La relazione si sofferma sulla struttura unitaria dell’organizzazione riconosciuta dalla Cassazione solo in tempi recenti con la sentenza definitiva sul processo “Crimine-Infinito”, ed ancora sulle modalità di “colonizzazione dell’Italia settentrionale”, sulle capacità di condizionare l’economia legale, «grazie non solo al ricorso alla violenza e all’intimidazione, ma soprattutto alla convergenza di interessi con imprenditori senza scrupoli e alla rete di complicità con il mondo delle professioni e della politica locale» Quella descritta nella relazione E’ una 'ndrangheta affaristica, dinamica, duttile, flessibile, profondamente infiltrata anche nel vitale tessuto delle realtà più ricche e dinamiche del paese.

Autore: 
Zaleuco
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