“Gazebo distrutto: una ferita inferta con politica sciatta”

Ven, 14/07/2017 - 17:05

COMUNICATO STAMPA - “C’era una volta” il chilometro più bello d’Italia, un'oasi di bellezza visiva dalle mille sensazioni che in riva allo Stretto consente passeggiate indimenticabili, con splendidi tramonti dietro i controni della dirimpettaia Sicilia. Una ricchezza naturale composta da piante tropicali e sub-tropicali ultracentenariei giganteschi ficus magnolioidi, le splendide palme, gli Erythrina crosta-galli unici nel loro genere- da decenni padroni indiscussi degli occhi e del cuore di ogni reggino innamorato della sua Città. Una risorsa botanica straordinaria di Reggio Calabria che, disgraziatamente, sotto l'incuria e la negligenza degli uomini, si sta distruggendo e, ahimè, distrugge tutto ciò che li circonda. Solo il caso ha evitato una strage di innocenti dalle ripercussioni indicibili e che oggi avrebbe portato Reggio Calabria alla ribalta della cronaca nazionale. La visione del gazebo distrutto della gelateria di “sottozero” è devastante, la “ferita” inferta alla città da un'albero morente per colpa dell'incuria assurda e folle di amministratori superficiali ed irresponsabili. Un totale abbandono di questi “enormi reggini” dai piedi di legno, ha permesso che in una calda e tranquilla serata estiva si sfiorasse una tragedia assurda, che persone inermi, famiglie intere in cerca di refrigerio, soccombessero per il banale e consueto gesto di consumare un semplice gelato. Eppure i segnali della vecchiaia di questi maestosi alberi non sono mancati, e le opportune segnalazioni neanche: macchine parcheggiate schiacciate, corsia preferenziale chiusa per vari giorni, rami pendenti etc. etc., ma evidentemente insufficienti per intaccare la superficiale consuetudine di sminuire e sottovalutare le criticità cittadine da chi di competenza. Ora occorrono verifiche urgenti, controlli e provvedimenti drastici, bisogna individuare i responsabili che hanno indirettamente consentito tale scempio e accertarsi che paghino, a tutti i livelli, tecnico, amministrativo e soprattutto politico, perché se è vero che ci sono eventi imprevedibili quello di ieri sera sicuramente non ne fa parte. Una città in ginocchio, che si sgretola sotto l'incuria e l'incapacità di chi ha l'onere e la reponsabilità di tutelarla, sempre e comunque.

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