Dalle investigazioni relative al procedimento penale convenzionalmente chiamato “Mythos”, eseguito dai carabinieri di Soverato che ha portato nel 2004 all'esecuzione dell'omonima operazione antimafia, emergeva, un progressivo deterioramento dei rapporti tra Vincenzo Gallace e Carmelo Novella, detto “Nunzio”, che sino al 2002 agivano sostanzialmente in simbiosi gestendo da posizione paritetica di vertice la locale di Guardavalle. Quella che era originariamente individuata dagli investigatori e dai magistrati inquirenti quale consorteria “Gallace - Novella”, si sarebbe divisa provocando nel giro di alcuni anni, per come dimostrerebbero le ulteriori indagini approdate nell'operazione “Faida dei boschi” e “Itaca”, ad uno sconvolgimento di alleanze con il coinvolgimento di gruppi criminosi operanti nei territori del reggino, del catanzarese e del vibonese, che hanno portato alla ripresa della “Faida dei Boschi”, dove sono rimasti coinvolti da un lato le famiglie “Novella-Vallelunga-Sia-Tolone-Procopio-Tripodi”, contrapposte al gruppo “Gallace-Ruga-Leuzzi-Vallelonga”. Fin dal primo interrogatorio reso il 13 ottobre 2010 il collaboratore di giustizia Antonino Belnome ha riferito ai magistrati milanesi che lo stavano interrogando che, per quanto di sua conoscenza, il movente dell'omicidio di Carmelo “Nunzio” Novella, ucciso il 14 luglio 2007 a San Vittore Olone nell'hinterland di Milano, era di carattere personale. I mandanti erano indicati dal 41enne ex padrino e capo locale di Giussano in Vincenzo Gallace e Andrea Ruga, questi deceduto il 13 gennaio 2011. Dalle carte processuali dell'indagine “Mythos” emerge che Nunzio Novella, in una conversazione intercettata con tale Origlia, si sarebbe lasciato andare ad espressioni irriguardose nei confronti della madre di Gallace, comportamento che nel contesto 'ndranghetistico non può essere definito una semplice “trascuranza”. Anche il defunto Andrea Ruga, sempre secondo il collaborante Belnome, avrebbe avuto motivi di risentimento nei confronti di Novella, poiché costui, in occasione del matrimonio del figlio di Ruga, si sarebbe comportato in modo irriguardoso.
“Questa condotta ha determinato - si legge nell'ordinanza Itaca del giugno scorso agli atti del processo Faida dei boschi in atto davanti alla Corte d'assise di Locri -, un attrito insanabile con Vincenzo Gallace, che avrebbe portato sostanzialmente alla scissione della cosca Gallace-Novella in due tronconi” che ha determinato la ripresa della faida dei boschi che coinvolge il territorio compreso intorno ai confini delle tre province di Reggio Calabria, Vibo Valentia e Catanzaro.
Alle origini della “Faida dei boschi”
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lr
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