Carabinieri scoprono illeciti nell’agroalimentare e nella vendita di botti

Mar, 17/12/2019 - 10:20

Con l’approssimarsi delle festività natalizie, i carabinieri dipendenti dal Gruppo di Gioia Tauro hanno intensificato specifici servizi nel territorio sia per prevenire e reprimere i reati e gli illeciti in ambito agro-alimentare, soprattutto considerato il notevole aumento di acquisti e consumi di alimenti nel periodo, sia per il contrasto alla detenzione e commercio illegale di artifizi pirotecnici, che rappresentano un evidente rischio per l’incolumità dei cittadini, soprattutto per i più piccoli. 
Per far fronte a tali esigenze, i carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno svolto negli ultimi giorni mirati interventi di controllo che hanno portato a 4 deferimenti all’autorità giudiziaria, per illeciti in materia agro-alimentare e per possesso illegale di artifizi pirotecnici, nonché a sanzioni amministrative per circa 10 mila euro complessivi e ad ingenti sequestri sanitari di alimenti.
In particolare i carabinieri della Stazione di San Martino di Taurianova, assieme ai colleghi del gruppo forestale Carabinieri di Reggio Calabria, hanno svolto un controllo ad una locale cooperativa agricola per verificare il rispetto della normativa agroalimentare e sulla tracciabilità degli alimenti immessi nel ciclo di vendita. La verifica ha fatto emergere importanti irregolarità negli obblighi di controllo delle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e tracciabilità degli alimenti, nonché in ambito sanitario, mancando le obbligatori comunicazioni e verifiche all’autorità competente. Per tale motivo, all’azienda sono state comminate sanzioni amministrative per oltre 6.500 euro, e sono stati sequestrasti amministrativamente 60 fusti in plastica da 200 litri cadauno, contenenti bucce d’arancia per la lavorazione di canditi, in quanto privi di tracciabilità.
Nel medesimo contesto, i Carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno svolto una verifica all’interno di un capannone industriale ad Amato di Taurianova, dove, all’interno di una stanza,  hanno trovato tutta l’attrezzatura e il materiale necessario per una rilevante produzione e vendita di miele, con 22 barattoli in vetro da 500gr già imballati, oltre 200 melari e 570kg di miele complessivo, il tutto privo di qualunque tracciabilità e indicazione di provenienza,  e senza alcuna autorizzazione e controllo sanitario. L’intervento dell’A.S.P. e degli specialisti dei Carabinieri del Gruppo Forestale di Reggio Calabria, ha consentito inoltre di appurare la presenza di un particolare coleottero esotico - e di diverse larve - riconosciuto pericoloso per la salute umana e mortale per le altre api locali, dal Ministero della Sanità e della Regione Calabria, di cui quindi ne è assolutamente vietata la detenzione, rappresentando un concreto pericolo per la diffusione di malattie animali. Tutta l’attrezzatura, il materiale e il miele rivenuti sono stati sottoposti a sequestro e il proprietario del capannone, un 56enne di Rizziconi, nonchè il proprietario dell’attrezzatura, un 34enne di Cittanova,  sono stati segnalati in concorso all’autorità giudiziaria per il reato di commercio di sostanze nocive, diffusione di malattia animali e ricettazione, oltre che elevate sanzioni amministrative per circa 3000 euro.
Il rispetto di tali norme in ambito agro-alimentare è fondamentale per garantire la qualità del prodotto e la salubrità degli alimenti, in ogni fase di raccolta, trasformazione e distribuzione. I controlli dei carabinieri, in particolare con i reparti specializzati dei forestali, sono volti a garantire il rispetto di tali regole anche nell’interesse di gran parte degli imprenditori agricoli locali che le osservano per garantire un prodotto di qualità e sicuro. E’ necessario prestare inoltre particolare attenzione agli acquisti di alimenti prodotti in modo “domestico”, senza alcun controllo e verifica, perché possono nascondere concreti rischi per la salute dei consumatori.
Infine, nell’ambito dei servizi di contrasto alla detenzione e compravendita illecita di materiale pirotecnico, i carabinieri della stazione di San Martino hanno svolto un controllo all’interno di un centro giovanile di Amato, dove si sospettava fossero in vendita in modo abusivo dei “petardi”. All’interno del circolo erano presenti diversi minori di 14anni e, in una stanza sotto una scrivania, i militari hanno trovato un contenitore di cartone con all’interno ben 58 scatole di artifici pirotecnici, per un complessivo di 900 petardi, tutti messi abusivamente in vendita ad 1 euro. 
Sia sullo contenitore che sulle singole scatole non vi era alcuna marchiatura “CE” obbligatoria per l’identificazione, la tracciabilità e la sicurezza del materiale esplodente e quindi necessaria per consentirne la vendita.  Inoltre, gli accertamenti ulteriori hanno consentito di appurare che gli stessi artifizi erano scaduti, e quindi non più utilizzabili, dal 2017. Oltre tutto i petardi erano di fatto nella libera disponibilità di numerosi bambini li presenti, senza particolari accorgimenti per conservarli in modo più attento.  Tali gravi superficialità nella detenzione dei piccoli artifizi pirotecnici, potevano causare evidenti pericoli per un utilizzo improprio, senza contare la chiarezza della illecita finalità commerciale.
Il materiale esplodente è stato quindi sequestrato e i due responsabili del circolo, un 26enne e 33enne di Taurianova, sono stati deferiti all’autorità giudiziaria per la violazione della normativa sulla detenzione e vendita del materiale pirotecnico.

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