A chi serve questa 'ndrangheta da murales?

Mar, 21/03/2017 - 08:22

Una risposta della 'ndrangheta dopo la visita di Mattarella. Così sono state interpretate le scritte contro Don Ciotti e contro chi gli starebbe dietro. Scritte contro la legalità secondo il Tg1, scritte infamanti secondo il Tg2, scritte legate al discorso di Mattarella sui mafiosi senza onore secondo il Tg Regionale, scritte che inneggerebbero all'illegalità secondo il Tg di La7. Mediaset non si pronuncia. E per una volta, sposo la scelta del Biscione.

Nella notte ignoti scarabbocchiano i muri. Lo fanno in punti strategici della città, presidi di quella lotta alla 'ndrangheta di cui si è parlato il giorno prima. Lo fanno in una città in cui sono stati intensificati i livelli di sicurezza in occasione di due giornate importanti che vedono Locri sotto i riflettori nazionali. Le vie in cui questi "balordi", come li ha definiti il sindaco Giovanni Calabrese, hanno agito indisturbati, sono sorvegliate da telecamere. In particolare, il Vescovado, all'interno delle cui stanze riposa Don Ciotti, dovrebbe anche essere presidiato dalla scorta del presidente di Libera.

Sarebbe stato un gioco da ragazzi scovare quei balordi. Si sarebbe usciti con la notizia: "Balordi hanno tentato di vanificare il cambiamento di Locri, ma li abbiamo presi". Invece si sceglie di rimandare la ricerca del colpevole e spettacolarizzare il suo peccato che diventa così una colpa di tutti. Si preferisce dare a quel gesto indigesto plasticità. Consistenza. Da solo non avrebbe potuto nulla.

Non era così difficile immaginare il clamore mediatico che ne sarebbe derivato. Non era così difficile immaginare che questo clamore non si sarebbe di certo seduto dalla nostra parte. Eppure, fiato alle trombe!

Perchè attribuire quelle scritte alla 'ndrangheta? La 'ndrangheta lancia appelli, adesso? AAA lavoro cercasi? Così... timidamente, di notte. Vogliamo far credere che il presidente Mattarella si sia scomodato a venire sin qui per dare un segnale forte contro questa 'ndrangheta da murales?

A macchiarsi del sangue di quelle 950 vittime, di cui sono stati letti i nomi domenica e che riascolteremo oggi, è stato chi si diverte con lo spray di notte?

La lotta alla 'ndrangheta è una partita complicatissima tra campioni di scacchi. L’altro è lì vigile ad aspettare che tu faccia la mossa sbagliata: che ti freghi persino con le tue parole, per mangiarti i cavalli, le torri, gli alfieri, la regina, il re e le budella. Stavolta non c'era nessuno da battere dall'altra parte. Avremmo vinto a tavolino. Ma, domenica scorsa, il cerimoniale rispettato alla lettera ci ha tolto le telecamere di dosso. Ci aspettavamo qualche applauso in più.

Speriamo che almeno quelle scritte serviranno alla buona riuscita della "festa" di oggi.

Autore: 
Maria Giovanna Cogliandro
Rubrica: 

Notizie correlate