Commercialisti: un “cantiere” di iniziative per lo sviluppo della Locride

Lun, 17/04/2017 - 11:46

Prosegue intensissima l’attività dei Commercialisti della Locride che da qualche anno - nell’ambito della propria “mission istituzionale” - stanno portando avanti diversi progetti per la promozione e lo sviluppo delle professionalità presenti sul territorio, ma soprattutto per dare il proprio fattivo contributo per lo sviluppo economico-sociale del comprensorio. Tanti i “cantieri aperti”, tante davvero le iniziative promosse che - proprio nelle ultime settimane - hanno iniziato a prendere forma e a radicarsi sul territorio di riferimento.
Proprio lo scorso 3 aprile si è tenuto un interessante convegno dal titolo “La gestione del conflitto in Mediazione. Il Nuovo professionista” organizzato da ODCEC e ADR insieme all’Ordine degli Avvocati di Locri e con la partecipazione dell’Università di Firenze – Dipartimento di Scienze Giuridiche - allo scopo di presentare un innovativo e sperimentale progetto di mediazione che dovrebbe interessare il Tribunale. Si tratta del “Progetto Zaleuco – La mediazione su ordine del Giudice” così battezzato essendo stato riconosciuto Zaleuco come il primo legislatore del mondo occidentale e nativo di Locri Epizefiri. L’iniziativa tra origine da un progetto già condotto con grande successo presso il Tribunale di Firenze su impulso dell’Università con l’obiettivo di incentivare la mediazione per la definizione dei conflitti. L’iniziativa è stata pensata e fortemente voluta da Annalisa Certomà (Referente per l’Organismo di Mediazione dei Commercialisti di Locri) da alcuni anni impegnata professionalmente sul tema della mediazione, portando l’Organismo di Locri a essere uno dei più efficienti sul territorio regionale con numeri significativi in termini percentuali. La nostra visione dell’istituto della mediazione – per come dichiarato dalla stessa Certomà nell’introduzione al convegno – è quella di considerarlo “non come rimedio alla giustizia ordinaria ma piuttosto come una vera e propria innovazione culturale e sociale, passare da una cultura dello scontro a cultura dell’incontro… dalla ricerca della vittoria all’individuazione di una soluzione che possa soddisfare l’interesse, il bisogno che il cittadino vuole tutelare”.
I tratti del progetto sperimentale sono stati puntualmente presentati, nel corso dell’incontro, da Paola Lucarelli, che da alcuni mesi sta supportando l’iniziativa dell’ADR di Locri contribuendo con la propria esperienza a far sì che tale iniziativa - che ha riscosso un notevole successo presso il Tribunale di Firenze - possa ottenerlo anche presso il Tribunale di Locri.
Da segnalare il significativo contributo che la categoria sta cercando di dare all’attività del neo costituito Consorzio “GAL Terre Locridee” che vede la presenza di Ettore Lacopo nel Cda di tale società.
Lo stesso, in rappresentanza della Associazione Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Locride, si è fatto promotore – in seno al Cda del Gal – della proposta di approvazione di un apposito “Regolamento anticorruzione” e di trasparenza” (proposta successivamente approvata dallo stesso organismo di gestione del Consorzio). Ma proprio qualche giorno fa, al fine di fare un ulteriore passaggio in chiave di trasparenza dell’azione amministrativa che andrà a svolgere la società consortile, Lacopo (a nome di tutta l’associazione) si è fatto promotore di un’altra richiesta da inserire nell’ordine del giorno del prossimo Cda del Gal, ovvero la stipula di un “Protocollo di legalità con al Prefettura di Reggio Calabria”.
Sempre nella direzione di essere promotori di iniziative per favorire lo sviluppo economico del territorio si inserisce l’iniziativa – fortemente voluta dal vice-presidente Francesco Scordino – volta a favorire la costituzione di una “rete” tra i produttori di Vino Greco di Bianco.
Il contratto di Rete - che ha visto l’adesione della quasi totalità dei produttori locali - è già definito e sarà formalizzato nei prossimi giorni con la relativa stipula. In un contesto, fortemente caratterizzato da forme di “individualismo imprenditoriale”, il contratto di Rete promosso si pone come una vera e propria rivoluzione, avendo come obiettivo quello di ridurre i costi della filiera produttiva; di condividere le esperienze e il know-how di ciascun produttore; di reinvestire le economie realizzate nei processi di commercializzazione e di promozione del marchio.
Da segnalare, infine, la partecipazione a un altro importante programma di azione per lo sviluppo del territorio, il FLAG “Ionio 2” che rappresenta il Gruppo di Azione Costiera per la pesca più grande della Calabria e che comprende Comuni che vanno da Belcastro a Bova Marina.

Rubrica: 

Notizie correlate