Commercianti sollecitano interventi a sostegno della Locride

Gio, 26/11/2020 - 20:00

Con la presente, i Rappresentanti delle attività imprenditoriali e professionali della Locride, intendono sollecitare le istituzioni sui punti di loro interesse, a tutela oltre che della salute anche delle loro attività economiche.
Premesso che:
-  La Regione Calabria, in seguito al DPCM del 3 novembre 2020 ed alle successive ordinanze del Ministro Speranza, è stata dichiarata zona rossa.
-  Tale classificazione, indicante un rischio elevato per la gestione della pandemia in atto, è derivata dalla applicazione dei parametri utilizzati per l’individuazione delle diverse fasce di rischio della penisola italiana, tra i quali grande valore è stato attribuito non tanto ai contagi esistenti sul nostro territorio, quanto alla (atavica) carenza di strutture sanitarie nella Regione Calabria.
-  La classificazione della Regione Calabria come zona rossa, com’è notorio, implica una serie di misure restrittive nell’ambito del territorio regionale, che si sostanziano, tra l’altro, nella chiusura delle attività commerciali dichiarate non di prima necessità e nel divieto di circolazione delle persone. Fatta salva, ovviamente, l’esistenza di comprovate necessità che giustifichino gli spostamenti.
-  In conseguenza di ciò, il Governo stesso ha deliberato una serie di aiuti economici a sostegno delle fasce commerciali direttamente colpite dalla chiusura sopra menzionata, al dichiarato fine di ristorarle delle perdite subite.
Tanto premesso, i sottoscrittori del presente documento, intendono mettere in evidenza le numerose incongruenze che il sistema testè delineato reca al proprio interno.
Partendo dall’assunto inconfutabile che la salute sia il bene da tutelare precipuamente, corre l’obbligo di specificare che il territorio calabrese, già di per sé non particolarmente florido, men che meno la Locride, anche in condizioni di normalità, allo stato attuale non può che patire in misura considerevolmente maggiore la crisi economica. Ne sono colpiti gli esercizi costretti a chiudere per i quali l’unico auspicio è che la chiusura non sia definitiva. Cionondimeno, gli esercizi commerciali rimasti aperti al pubblico certamente non godono di un afflusso di avventori tale che possa consentire loro la sopravvivenza.
L’emergenza sanitaria, la perenne crisi economica, il divieto di circolazione per le persone, sono tutti elementi che vanno ad incidere in maniera netta sulla debole economia territoriale, e della locride in particolare, frustrandola definitivamente.
I vari ristori, i rinvii e le sospensioni fiscali, la cassa integrazione, sono un sostegno sì, ma totalmente insufficiente e talvolta neppure fruibile, data la preponderanza numerica di realtà economiche piccole ed a conduzione familiare.
Sarebbe, di contro, necessario un intervento ponderoso e significativo, sia pure non risolutivo; questo perché le perdite subite dai commercianti e ristoratori calabresi sono altresì aggravate dalla mancanza di infrastrutture importanti ed essenziali per accorciare le distanze, quali strade e ferrovie di collegamento con i pochi aeroporti presenti sul territorio Calabrese.
Perciò, diverse situazioni non possono essere trattate allo stesso modo.
Agli enti, quali Comuni e Regione, chiediamo un aiuto per alleviare gli effetti della pandemia, quali:
- Riduzione delle aliquote IMU. Per gli immobili diversi dall'abitazione principale, l'aliquota di base è pari allo 0,86% e i Comuni, con deliberazione del consiglio comunale, possono aumentarla sino all'1,06% o diminuirla fino all'azzeramento. Alcuni Comuni hanno applicato l’aliquota massima, per cui si chiede di rivedere l’applicazione di tale aliquota onde dare la possibilità ai cittadini di avere una maggiore liquidità soprattutto nel periodo Natalizio a vantaggio delle attività commerciale che si spera possano riaprire come previsto da normativa dal 03/12. Si rammenta che la cancellazione del pagamento della seconda rata Imu vale per gli immobili in cui sono esercitate le attività oggetto di sospensione o limitazione del normale esercizio, a seguito della seconda ondata di Coronavirus. Il beneficio non riguarda tutti i contribuenti, ma le attività economiche limitate dal D.P.C.M. 24 ottobre 2020 e per coloro che sono sia proprietari che gestori.
Rivisitazione delle tasse comunali per tutte le attività presenti sul territorio della Locride, con concessione anche di un pagamento rateale delle tasse, qualora richiesto, senza aggiunta di interessi e sanzioni;
Sospensione dei regolamenti comunali che prevedono la regolarità tributaria per il rilascio e rinnovo delle autorizzazioni commerciali (ex art.15 ter D.L. 34/2019) fino alla fine del periodo emergenziale.
Richiesta alla Regione di un approfondimento più attento sul DURC, affinchè si delinei una netta distinzione tra chi ha un'irregolarità contributiva per impedimenti accertati e chi è dichiaratamente un evasore fiscale intenzionale. Condizione necessaria per la partecipazione a bandi e provvedimenti legati ai finanziamenti europei è la presentazione del documento DURC, necessario per espletare le pratiche connesse all'erogazione dei finanziamenti a sostegno delle aziende. In una condizione di totale emergenza come quella attuale, molte aziende hanno preferito affrontare con le proprie forze le spese relative al mantenimento in vita delle proprie attività, trascurando altri aspetti fiscali solo ed esclusivamente per evidenti ragioni di necessità.
Richiesta dell'istituzione di una zona ZES (Zona Economica Speciale) all'interno dell'area geografica Locridea, con l'obiettivo di avere una crescita della competitività ed il generale rafforzamento di tutto il tessuto produttivo attraverso l'aumento degli investimenti anche stranieri, l'aumento delle esportazioni, la creazione di nuovi posti di lavoro e l'aumento delle innovazioni.
Rideterminazione da parte della Regione dell’aliquota IRAP. Le Regioni hanno facoltà di variare l'aliquota, sino ad un massimo di 0,92%, anche differenziandola per settori di attività o categorie di contribuenti. La nostra regione vanta il primato di avere l’aliquota IRAP più alta d’Italia, non giustificata però dai carenti servizi sanitari presenti sul territorio e dai numerosi tagli che la sanità ha subito in questi anni. Si richiede altresì di indire uno slittamento più ampio possibile, o quantomeno fino alla fine del corrente anno 2020, per la scadenza del pagamento IRAP. Questa richiesta è motivata dal fatto che tutte le categorie di contribuenti hanno subito gravi perdite a causa del periodo pandemico.
Concludiamo nel ritenere di fondamentale importanza il ripristino degli ex Ospedali di Siderno e di Gerace, importanti punti di riferimento per il vasto territorio della Locride.
Non è più possibile fare finta di nulla, non è più possibile ignorare i problemi, che sono sempre esistiti, e che il Covid ha soltanto portato alla luce ed amplificato. Ci si appella, pertanto, al senso di responsabilità ed alla coscienza di tutte le istituzioni deputate alla gestione della cosa pubblica, perché le istanze contenute nel presente documento trovino piena realizzazione. 

Associazione Commercianti Caulonia "Kaulon18"

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