Denunciato cacciatore sorpreso a sparare ai falchi pecchiaioli

Mar, 30/05/2017 - 11:56

Continuano senza sosta i servizi di contrasto ai reati in danno degli animali selvatici da parte dei Carabinieri Forestali in provincia di Reggio Calabria. Nonostante sia chiusa da tempo la caccia e siano stati da mesi intensificati i controlli al bracconaggio delle specie migratorie, predisposti dal Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare dei Carabinieri, per la repressione dei reati sulla caccia, personale del Nucleo Operativo Antibracconaggio ha sorpreso e denunciato un soggetto intento ad esercitare illecitamente l’attività venatoria a specie protette e perlopiù all’interno della Zona di Protezione Speciale denominata “Costa Viola”. In un momento della giornata in cui si osservava un notevole passo di falchi pecchiaioli (Pernis apivorus) in transito per la consueta migrazione verso i luoghi di riproduzione del Nord Europa, i militari in servizio di controllo del territorio finalizzato all’antibracconaggio notavano da lontano un soggetto intento a sparare in aperta campagna con un fucile da caccia all’indirizzo dei falchi in transito. Il personale operante, dopo una complicata manovra di avvicinamento al luogo dove erano stati esplosi i colpi d’arma da fuoco, riusciva a bloccare tale D.D., di anni 64 e residente a Reggio Calabria, che, appostato dietro al una folta siepe di fichi d’india in località “Casalotto” di Catona di Reggio di Calabria, veniva sorpreso in chiaro atteggiamento di caccia con fucile imbracciato e carico. Dopo gli accertamenti di rito, il soggetto veniva deferito in stato di libertà all’Autorità Giudiziaria per le violazioni alla normativa sulla caccia il base alla Legge 157/92, mentre un fucile da caccia con relativo munizionamento venivano posti sotto sequestro penale, immediatamente convalidato dalla competente A.G. Considerati i persistenti flussi migratori e la recrudescenza degli atti di bracconaggio che giorni addietro avevano portato all’arresto di tre soggetti bloccati mentre erano intenti a sparare con un fucile con matricola abrasa, il servizio antibracconaggio è stato protratto ed intensificato sino a cessate necessità.

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