Continuano a scioperare, a protestare e a riunirsi, senza tante speranze, intorno a tavoli di confronto, i lavoratori della “Siderno Ambiente”, società che gestisce il depuratore consortile di cinque comuni - tra cui Siderno e Locri - i quali sono a secco di stipendio da dieci mesi (ultimo bonifico lo scorso gennaio). Ieri lo sciopero, oggi “summit” con i rappresentanti delle amministrazioni debitrici e i commissari prefettizi di Siderno che fa da “condottiera” della protesta.
Il “veleno” di questi dipendenti, si sprigiona dalla frustrazione dovuta all’apparente disinteresse dimostrato dalle istituzioni nei confronti di una situazione economica che mette in crisi finanziaria decine di famiglie. Intanto, come scrive il quotidiano “l’Ora della Calabria” in un articolo di Simona Musco, mentre queste persone rivendicano il loro diritto allo stipendio, il sistema di depurazione fa acqua da tutte le parti, è proprio il caso di dirlo. A causa delle piogge insistenti di questo scorcio di novembre, i liquami si sono riversati in mare o nella fiumara. Mancano, infatti, alcune pompe nei due sollevamenti che convogliano gli spurghi in direzione del depuratore di contrada San Leo e la presenza di sabbia nell’impianto stesso, non ne permette un efficiente funzionamento. Oggi, forse, in seguito al tavolo di confronto, si potrebbe sapere qualcosa in più, anche se tra i lavoratori regna il pessimismo.