Dimmi come si sta oltre questo velo, Jole!

Gio, 19/11/2020 - 19:30

È in questa notte di Veglia, la notte dei Santi, che penso a Te, Joletta mia.
Manchi. Eccome, se manchi!
Queste due settimane hanno camminato su un addolorato sentiero di cristalli rotti. Taglienti e penosi. A ogni passo, una Croce. Senza un istante di fiato rigeneratore.
Sì, l'affetto attorno è tanto, ma “noiddue”, come glielo possiamo raccontare, cosa siamo “noiddue”?
Amici? Non basta. Siamo quel qualcosa in più del più. Quel giro nell'aria fina: quasi una piroetta su una nuvola.
A “noiddue” basta uno sguardo fugace, una frazione di un istante, per partire in battaglia o spegnere un incendio.
A “noiddue”, gli anni sembrano un lampo e il ricordo di un momento dura in eterno.
Sento un filo di fumo di sigaretta. L'affannarsi di un filo di perle che cerca di brillare più di Te, cercando attenzioni a cui sa di dover rinunciare, perché la perla più luminosa sei Tu, gioia mia.
Sento arrivare, da un salotto in penombra, nel cuore di una Roma che non è più, il velluto della tua voce.
Sfioro in un sogno le mani e i piedi avvolti in un plaid di cachemire. E siamo ancora “noiddue”.
Sì, nella Veglia dei Santi, manchi. Però…
Vai, Tesoro mio! Non ascoltare le lagnanze di un piccolo umano. Vai! E, potendo, dimmi come si sta oltre questo velo.

Autore: 
Nino Spirlì
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