Domenico Giannetta: “Dobbiamo imparare ad ascoltare i territori”

Dom, 24/05/2020 - 10:00

Con la decadenza di Jole Santelli, Domenico Giannetta ha avuto l’occasione d’oro di coronare il sogno di fare parte della Camera dei Deputati. Eppure, coerentemente con le dichiarazioni rilasciate durante la campagna elettorale delle Regionali dello scorso gennaio, il Consigliere ha deciso di restare a Palazzo Campanella. Lo abbiamo intervistato per chiedergli che cosa lo abbia spinto a prendere questa decisione certamente sofferta e capire che cosa abbia in serbo per la sua Calabria.
Lo scorso 7 maggio ha annunciato di aver rinunciato all’incarico alla Camera dei Deputati per restare in Consiglio Regionale. “Ho scelto la Calabria” ha affermato. Cosa immagina di poter fare per la nostra regione che alla Camera non sarebbe riuscito a realizzare?
Ho scelto la Calabria per amore verso la mia terra e per coerenza nei confronti dell’impegno assunto con i miei elettori. Ho ritenuto fosse più opportuno sacrificare l’ambizione personale per incidere nella politica regionale in un momento in cui la Calabria ha particolarmente bisogno di rimboccarsi le maniche per lavorare. Qui potrò mantenere il rapporto costante con i bisogni, che sono linfa per dare risposte concrete. Al contempo, offrirò alla politica nazionale contenuti che provengono dai territori per fare uscire la Calabria da quel cono d’ombra che l’ha caratterizzata per troppo tempo.
Uno dei problemi più stringenti che la Giunta Regionale dovrà affrontare, reso una volta di più attuale dalla pandemia di Coronavirus, è il tema della sanità. Stando alle ultime notizie lei guiderà la Commissione Regionale che se ne occuperà. Quali pensa che debbano essere i provvedimenti più urgenti da adottare per risolvere le innumerevole criticità del settore?
Sono stato indicato per la Presidenza della Commissione Sanità e Attività Sociali. Il tema della sanità mi sta molto a cuore, sono un medico e conosco le criticità che attanagliano il sistema, soprattutto dopo anni di commissariamento che hanno generato effetti distorsivi e aberranti. L’emergenza Covid-19 ha reso evidente che un sistema sanitario efficiente sia imprescindibile e che la salute debba essere posta in cima all’agenda politica. L’emergenza ci ha anche dimostrato che, quando si abbatte la burocrazia, tutto diventa possibile. Basti pensare allo sblocco delle assunzioni atteso da anni. Il rapporto tra lo Stato e la Regione nella precedente legislatura è stato terreno di duro scontro tra poteri. La Calabria a guida Santelli sa invece rivendicare il proprio ruolo con una forza e un coraggio senza precedenti. Personalmente, ritengo che la Calabria sia nelle condizioni, per qualità e competenze, di operare in autonomia e di superare una volta per tutte il commissariamento. Per questo dovremo mirare a un sistema integrato di servizi e non a doverci accontentare di interventi in emergenza. Credo che il primo passo da fare sia sfruttare questo momento di calma apparente per prepararci a un eventuale pandemia di ritorno, che potrebbe verificarsi in autunno. Il virus non è sconfitto, ma solo arginato, dobbiamo imparare a conviverci fin quando non ci sarà una cura o un vaccino. La programmazione delle attività della Commissione sarà effettuata dopo la ricognizione dello stato dell’arte; intendo da subito convocare il Commissario ad acta, le commissioni e i Direttori Generali delle ASP. Lo stesso dicasi per le politiche sociali: insieme ai protagonisti del terzo settore potremo programmare il percorso di sviluppo di una realtà strategica per la nostra economia sociale.
Nel corso della sua carriera ha dimostrato vicinanza al nostro comprensorio e la Locride stessa ha dimostrato apprezzamento dandole molti voti in occasione delle elezioni del 27 gennaio. Ha già un’idea di quali azioni potrebbe intraprendere per stimolare la crescita del nostro territorio?
Nella Locride mi sento a casa. La natura, la cultura e la bellezza della Locride sono uniche. È però una realtà che soffre delle criticità importanti, a iniziare dalla questione dell’Ospedale di Locri e dei servizi sanitari, in particolare di emergenza-urgenza, che devono essere messi nella condizioni di prestare soccorso. Queste questioni sono già da tempo inserite nella mia agenda e attendo la Costituzione della Commissione per portarli all’ordine del giorno.
Nelle scorse settimane abbiamo trattato l’aggravamento della crisi economica a causa dell’emergenza Coronavirus e la possibilità che le mafie si avvantaggino delle nuove difficoltà delle famiglie; al di là del programma “Riparti Calabria”, quali sono le azioni che la Regione sta adottando o intende adottare per evitare questa evenienza?
È un problema reale. Purtroppo abbiamo visto tutti che il Reddito di Cittadinanza è finito anche nelle tasche di affiliati alle cosche più pericolose. Il sistema di assegnazione di “Riparti Calabria” prevede che le liste dei beneficiari dei voucher e dei bonus siano inviate alla Guardia di Finanza e alle Prefetture per i dovuti controlli. I programmi di sostegno al reddito e all’economia devono immettere liquidità, che è fondamentale per non finire nella morsa dell’usura e degli avvoltoi che approfittano del bisogno.
La pandemia ha ovviamente sconvolto le vite di tutti noi e richiesto uno sforzo enorme alla politica. Quanto tempo ritiene che la Giunta Regionale abbia perso durante l’emergenza e quanto occorrerà, secondo lei, per rimettersi al passo con la realizzazione delle linee programmatiche?
Non lo consideriamo tempo perso, ma tempo necessario per affrontare il cambiamento che è arrivato con un’onda d’urto terribile e che adesso ci impone una nuova visione. Tutto quello che era in programma per la Calabria va ripensato alla luce dell’adattamento alla nuova vita che dovremo affrontare. Non basta lo sblocco delle misure restrittive per riportarci su due piedi alla normalità. Ci dovremo educare a un nuovo stile e a nuovi bisogni. Dobbiamo sforzarci di più di prima per restituire ossigeno alla nostra economia, sostenerla e accompagnarla con nuove misure. Inoltre, dobbiamo ascoltare i territori, perché spesso sono loro a offrirci soluzioni utili e condivise. In merito alle sedute consiliari, dobbiamo recuperare i ritardi accumulati a causa del lockdown e da martedì contiamo di riprendere la regolare programmazione delle attività.

Autore: 
Rosario Vladimir Condarcuri
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