Elezioni Regionali: nel ritardo generale fanno capolino i primi candidati

Dom, 08/12/2019 - 10:30

Mancano appena 49 giorni alla domenica elettorale del 26 gennaio, che chiamerà alle urne poco più di 1,8 milioni di Calabresi per stabilire la composizione della prossima giunta regionale. Nonostante il tempo stringa e le coalizioni e i candidati siano ormai ben delineati in tutte le altre regioni d’Italia chiamate al voto nella stessa data, il contenzioso relativo alle alleanze e ai nomi di certi candidati che rispecchia le tensioni in seno al governo sta facendo ritardare di molto i lavori alle nostre latitudini, tanto che è ancora forte l’incertezza relativa anche solo al numero dei candidati che si contenderanno il seggio di governatore. In questo clima di grande incertezza, che malcela le forti remore che i partiti hanno nel caricarsi sulle spalle la responsabilità di amministrare per cinque anni una regione perennemente a corto di risorse, si cominciano comunque a fare timidamente i nomi dei candidati a consigliere, un esercizio di stile che coinvolge anche i rappresentanti politici del nostro comprensorio, tra volti noti e fiduciose novità. È bene sottolineare che, in virtù di quanto scritto finora, ciò che leggerete nelle prossime righe rimane nel campo delle ipotesi, anche se stiamo confidiamo di aver ben interpretato gli umori e le mezze voci intercettate in queste settimane.
Come da tradizione, la Locride, con i propri candidati, ingrosserà maggiormente le fila del centrodestra: si candideranno infatti in quota Fratelli d’Italia la moglie dell’ex assessore regionale Pasquale Tripodi Lucia Caccamo, il presidente facente funzione dell’Ente Parco Nazionale Aspromonte Domenico Creazzo, il sindaco di Varapodio Orlando Fazzolari, l’ex garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza Antonio Marziale, il consigliere regionale uscente in quota Democratici Progressisti Giuseppe Neri, l’ex consigliere provinciale e attuale consigliere di minoranza del comune di Bovalino Alessandra Polimeno e il vicesindaco e assessore all’ambiente del Comune di Locri Raffaele Sainato. Quale candidato a presidente questa compagine andrà ad appoggiare, tuttavia, resta un mistero. Vista la frattura ingenerata dalla Lega con Forza Italia, infatti, il partito che fa capo a Giorgia Meloni potrebbe decidere di accordarsi direttamente con i salviniani nell’appoggiare un candidato leghista, oppure, ipotesi a nostro parere più probabile, correre direttamente con un proprio rappresentante, che ovviamente risponderebbe al nome di Wanda Ferro.
Discorso antitetico varrebbe per la Lega che, qualora considerasse in ultima analisi un azzardo troppo grande presentare un proprio candidato, potrebbe appoggiare più serenamente il candidato di Fratelli d’Italia rispetto a quello presentato dai berlusconiani. Al netto di questa indecisione, i verdi avrebbero trovato accoliti di lusso anche nel nostro comprensorio, visto che tra gli aspiranti candidati figurano Carmine Bruno di Roccella Jonica, e l’ex sindaco di Locri Francesco Macrì.
Nonostante ancora non abbia deciso se il suo candidato a presidente debba essere Mario Occhiuto, suo fratello Roberto o piuttosto Jole Santelli, Forza Italia già incassa la fiducia dei consiglieri uscenti Giovanni Aruzzolo, Domenico Giannetta, Giuseppe Pedà, l’intramontabile Candeloro Imbalzano, l’ultimo presidente della Provincia di Reggio Calabria Giuseppe Raffa e il pupillo di Berlusconi Giuseppe Romeo, figlio dell’ex sindaco di Ardore Franco. Componenti delle liste civiche di centrodestra dovrebbero invece essere il sindaco di Pizzo Calabro e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani Gianluca Callipo, Giacomo Crinò, nipote dell’ex consigliere regionale Pietro e dell’ex senatore Franco, Fabio Laganà, che supporterà Forza Italia solo nel caso in cui il candidato a governatore sia uno dei due Occhiuto, Sebastiano Primerano, di Bovalino, e l’ex assessore comunale di Siderno Francesco Rispoli.
Passando al centrosinistra, la scelta del Partito Democratico di candidare l’imprenditore Pippo Callipo avrebbe creato uno scossone non da poco nel Movimento 5 Stelle che, dopo aver annunciato come proprio candidato a governatore l’ordinario di Politica economica all'Università della Calabria Francesco Aiello, starebbe pensando di fare un passo indietro e rinunciare alla competizione regionale o, piuttosto, di ripetere anche nel nostro territorio la poco idilliaca alleanza con i dem sostenendo il suo candidato. Molto breve, comunque, l’elenco di nomi locali ad appoggio del “signore del tonno”. Se di pentastellati locridei si fa il nominativo del solo Palmiro Spanò, infatti, gli esponenti del PD locale pronti a perorare la causa di Zingaretti e del suo candidato sarebbero soltanto Domenico Battaglia e il Presidente del Consiglio Regionale uscente Nicola Irto.
Un po’ più nutrito il gruppo a supporto delle liste del governatore uscente Mario Oliverio, che avrebbe già incassato l’appoggio del consigliere regionale uscente Francesco DAgostino. In una lista a parte, composta di amministratori sempre a supporto di Oliverio, figurerebbero l’assessore regionale uscente Maria Teresa Fragomeni e Michele Galimi, mentre tra i riformisti sarebbero sempre dalla parte del governatore uscente Nino De Gaetano, e Giovanni Nucera. A questa compagine si potrebbe aggiungere infine un’ulteriore lista composta da sindaci del PD (anche del comprensorio) pronti a scendere in campo al fianco di Oliverio. Ma su quali siano i nomi di questi sindaci c’è ancora il massimo riserbo.
Se i candidati di centro destra abbondano e quelli di centrosinistra sono oasi nel deserto, i politici del nostro comprensorio che hanno deciso di appoggiare le due rimanenti liste, quelle a sostegno dell’ex presidente di Confindustria Giuseppe Nucera e dell’ex capo della Protezione Civile Carlo Tansi sono vere e proprie mosche bianche. Se la totale assenza di candidati locali fa presagire la conquista di poche preferenze nella Locride per Nucera, infatti, accanto a Tansi si fanno i soli nomi di Giuseppe Gervasi, ex vicesindaco di Riace, e di Arturo Rocca, dell’Osservatorio Ambientale Diritto per la Vita, il cui apporto di voti renderà comunque poco determinante la Locride per l’eventuale vittoria del geologo.
Quali tra questi candidati effettivamente si presenterà e quali invece rimaranno i nomi oggetto di speculazione ci vorrà ancora qualche settimana per scoprirlo. La scadenza della presentazione delle liste, fissata per il 28 dicembre, tuttavia, si avvicina a falcate che sembreranno ancora più grandi con le feste di mezzo. Una cosa è certa: per la politica regionale sarà un Natale caldissimo, in grado di condizionare, nel bene o nel male, il futuro non solo di questa regione, ma anche di parecchie carriere politiche. A noi, che ci limiteremo a osservare il tutto dalla finestra, non resterà che goderci lo spettacolo.

Autore: 
Jacopo Giuca
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