Enoicamente... e dopo il matrimonio la luna di miele!

Mar, 14/07/2015 - 16:38

Il 13 aprile nei locali de "Il Palazzo" di Moschetta, una location mozzafiato dove la Calabria bella e autentica sembra non essere mai svanita, si è svolto il Meeting-Evento con cui ha preso il via il progetto "Enoicamente", progetto realizzato dall'agenzia pubblicitaria "Pigreco Comunication" e finanziato nella comunicazione dall'Assessorato all'Agricoltura della Provincia di Reggio Calabria. "Enoicamente" è stato concepito con l'intento di valorizzare il nostro territorio attraverso i prodotti vitivinicoli. In particolare il progetto si propone di commercializzare i vini calabresi: in questa prima fase a fare da testimonial del rilancio territoriale sono stati i vini prodotti nella provincia di Reggio Calabria che nella serata del 13 aprile hanno "celebrato le loro nozze" con i ristoranti della Locride. Oltre 150 sono stati gli invitati al "banchetto" e insieme hanno trascorso una piacevole serata deliziati con gli irresistibili finger food, piatti fatti per essere mangiati in un solo boccone, realizzati da 9 ristoranti e 2 pasticcerie della Locride. I piatti sono stati tutti riproposti, in abbinamento ai relativi vini, sui numeri sorsi di Riviera.
Si è partiti con i due finger food realizzati dal ristorante Gambero Rosso di Marina di Gioiosa Ionica: spuma di patate affumicate con polpo e un "petalo" di barbabietola, e bon bon di gambero con crema di mozzarella e acciughe, incroccantito da un cannolo di pasta adagiato su un letto di marmellata al peperoncino. Due piatti che stuzzicano e coccolano i sensi e che regalano la magia di sentire davvero il mare che inizia a scorrere nelle vene. In abbinamento il Santa Caterina di Casale li Monaci, un vino intenso con delle note di frutta bianca matura che chiude su un bel floreale, fitto e austero.
Secondo matrimonio quello tra il ristorante Minuetto di Locri e le Cantine Lucà. Il finger food proposto è stato una vellutata di piselli profumata con menta e basilico e julienne di seppie marinate allo zenzero, con olio e polvere di nero di seppia. Un piatto portentoso, straordinario nella sua semplicità e dal sapore sontuoso. In abbinamento il Marasà Bianco, un vino dal sapore secco, talvolta abboccato, sapido, morbido e piacevolmente fruttato e floreale.
A infilare l’anello al calice dai profumi agrumati di Terre di Gerace bianco dell’azienda agricola “Barone G.R. Macrì”, il ristorante Sans Souci di Mario Spina che ha proposto un raffinato ed elegante finger food fatto di baccalà al vapore, accompagnato da una crema di pomodorini seccagni, una di olive nere e una di ceci, sperimentando così gusti unici e intriganti per un risultato sopraffino.
Quarto matrimonio quello tra la cucina scanzonata del Cactus e la maestosità del Siccagno dell’azienda Baccellieri. Lo chef Giuseppe ha proposto come finger food un delicatissimo risotto con spuma di bergamotto e cuore croccante di carciofo, un piatto straordinario nella sua semplicità, a cui ben si abbina il Siccagno Baccellieri, un vino di rara maestosità dal profilo femmineo di distinta connotazione, etereo, gentile. Un bianco di grande personalità!
A sposare la seducente succulenza de la Cascina il Bivongi delle Cantine Lavorata. In occasione del Meeting di Enoicamente il ristorante “La Cascina” ha proposto gamberoni in pasta fillo, accompagnati da un’irresistibile maionese al bergamotto. Abbinato a questo capolavoro di finger food il bianco fruttato delle Cantine Fratelli Lavorata di Caulonia, blend di Greco bianco e Guardavalle. Un vino corposo, con sapori intensi e fruttati, soffice ed elegante, con un finale che si dispiega lungo e convincente.
Sesto matrimonio quello tra la raffinata fantasia dell’Hotel Federica e le Cantine Enopolis. Lo chef Vincenzo Baggetta ha proposto un finger food dal gusto squisitamente delicato: una lasagna con salsiccia, bufala e vellutata di fave. In abbinamento il rosso delle Cantine Enopolis, un vino morbido, corposo e intenso al palato, prorompente di frutta rossa, tra cui ciliegia e amarena, e con una piacevole freschezza acida.
Settimo matrimonio quello tra Il Lupo Cattivo e l'Azienda Agricola Viglianti. Il ristorante ha proposto una raffinata e cremosa mousse di ricotta con pancetta croccante, impreziosita da gherigli di noci, che ha stupito i palati per la sua grazia. Ad accompagnarla, il rosso Peppino di Viglianti, un blend di Merlot al 50% e di Cabernet Sauvignon per il restante 50. Un vino che in bocca mostra i "muscoli": dominano potenza e struttura e l'ingresso è intenso e caldo, con un tannino ancora abbastanza vivo.
In coppia con la frizzante freschezza del Top l’Azienda Agricola di Antonino Altomonte. Davide e Niccolò hanno proposto uno sfiziosissimo finger food con medaglione di pescatrice tuffato in una strepitosa crema di asparagi condita con erbette aromatiche e spuma di zafferano; il tutto servito con olio puro e un asparago cotto a vapore per conferire un’irresistibile croccantezza. Ad accompagnarlo il rosso I.G.T. Palizzi dell’Azienda Altomonte, un vino che esala profumi di frutta rossa matura, in particolare prugna e marasca, in una struttura armonica dall’acidità ben equilibrata. Un vino che in bocca si mostra deciso e corposo sfoggiando una voluttuosa espressione gustativa.
Nono matrimonio quello tra la genuina bontà de La Fontanella e l’azienda Capogreco Carthago. Anna insieme alla nuora Maria hanno proposto un delizioso e delicato finger food di stoccafisso alla trappitara con olio biologico e olive nostrane con dentro tutto il gusto del mare. Ad accompagnarlo il rosso dell'azienda Capogreco Carthago, un blend di Sangiovese, Nero D'Avola e Magliocco. Un rosso con una progressione sorprendente: l'ingresso è potente e nel contempo raffinato. Si susseguono rincorrendosi fragranti profumi di frutta matura, che si fanno apprezzare per l'approccio sussurrato, e sfumature floreali coinvolgenti.
A pronunciare il suo “Sì, lo voglio” alla superba bontà del Golosia, l’azienda Ceratti. In occasione del meeting di Enoicamente Golosia ha proposto Dolce Emozione, una delicata pasta frolla realizzata con burro fresco, bacche di vaniglia Tahiti, sale rosa dell’Himalaya e zest di limone di Sorrento, e farcita con mele Smith verdi, cannella di Celyon e zenzero giamaicano. Il tutto impreziosito con un delizioso streusel alla mandorla siciliana e vaniglia Tahiti. Abbinato a Dolce Emozione il Greco di Bianco DOC Classico dell’azienda Ceratti, un passito morbido, elegante con un buon equilibrio tra acidità e dolcezza. Al naso è assai accattivante: si avverte un sottofondo di miele a cui si fondono finemente note di albicocca matura, fico secco e agrume candito. Il Greco di Bianco Doc è davvero un vino fuori dal tempo e dagli schemi.
Ultimo matrimonio celebrato presso “Il Palazzo” quello tra Tesori di Sicilia e la cantina Moscatello. Tesori di Sicilia ha proposto una doppia mousse alla ricotta e al pistacchio di Bronte, servita egregiamente in bicchierini sfiziosi e arricchita con pezzetti di cialda croccante e morbido pan di spagna. In abbinamento a questo finger food di gran classe, il passito delle cantine Moscatello, un blend di Greco di Bianco - clone della malvasia che nella Locride ha trovato un ottimo habitat - e Moscadello. Un vino dal color ambra lucente con profumi floreali intensi e suadenti in cui spiccano tra tutte intriganti note di gelsomino. Raffinato ed esuberante al tempo stesso, ha un carattere deciso con una buona acidità e un finale fresco e persistente, con richiami di agrumi e delicato sentore di mandorla.
Da oggi sarà possibile lasciarsi conquistare da tutti questi straordinari finger food in ogni ristorante o pasticceria che li ha realizzati, in abbinamento al vino per cui sono stati concepiti. Per esser certi di trovarvi nel posto giusto, ciascun ristoratore e pasticcere ha esposto all’ingresso del proprio locale il logo di Enoicamente che ne segnala l’appartenenza al circuito. Inoltre ad ognuno di loro è stata consegnata una Carta dei vini “Enoicamente” che rappresenta la giusta corona a un progetto che si propone come obiettivo principe quello di far conoscere e apprezzare i vini del nostro territorio e incrementarne la vendita.
Il progetto Enoicamente è la dimostrazione che la Locride, se vuole, può raggiungere ottimi livelli di qualità, competenza e credibilità. Un matrimonio ben riuscito, dunque, su cui Pigreco Comunication crede fermamente e a cui augura un "Vissero per sempre felici e contenti".

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