Estorsioni: Arrestati venti presunti componenti del clan Procopio-Mongiardo

Mar, 26/08/2014 - 09:42

La Polizia ha tratto in arresto, su disposizione della Procura Distrettuale Antimafia, 20 persone ritenute appartenenti alla cosca mafiosa Procopio-Mongiardo che opera nei comuni del Basso versante Ionico catanzarese e federata alle famiglie Gallace di Guardavalle e Gallelli di Badolato. Le indagini, condotte dalla Mobile, avrebbero consentito di dimostrare come gli arrestati siano responsabili, oltre che di associazione per delinquere di stampo mafioso, anche di una serie di danneggiamenti ad imprenditori ed attività commerciali alle quali sarebbero state imposte richieste estorsive nonché di un fiorente traffico di armi da parte di alcuni sodali che utilizzavano un canale di approvvigionamento al quale partecipavano soggetti di origine calabrese ma residenti in Svizzera. Secondo gli inquirenti, inoltre, vi sarebbero responsabilità della cosca nel tentato omicidio - avvenuto a Soverato nell’ottobre 2010 - di Antonio Gullà (47 anni), presunto “azionista” della contrapposta cosca dei Sia-Procopio-Vallelunga.Nei confronti di uno dei capi cosca viene inoltre contestato di aver minacciato, con l’aggravante dalla metodologia mafiosa, il corrispondente di una testata giornalistica regionale allo scopo di costringerlo a non pubblicare sulla famiglia di appartenenza. La cosca Mongiardo-Procopio, secondo quanto ricostruito dalla Mobile di Catanzaro, aveva mostrato la sua operatività con particolare riferimento ad un fiorente traffico di armi posto in essere da alcuni sodali che utilizzavano un canale di approvvigionamento al quale partecipavano soggetti di origine calabrese, residenti in Svizzera. Maggiori dettagli durante una conferenza stampa che si terrà alle 10.30 presso gli Uffici della Questura, alla presenza del Procuratore Capo della Repubblica di Catanzaro Vincenzo Lombardo.

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