Evasione fiscale per 4,5 milioni, due denunce e sigilli a rapporti bancari

Mer, 07/12/2016 - 12:02

La Guardia di Finanza di Cosenza ha eseguito un decreto di sequestro per equivalente delegato dall’Autorità Giudiziaria di Castrovillari (CS) nei confronti di due soggetti residenti nella provincia di Cosenza, per evasione di imposte sui redditi ed I.V.A., pari ad € 4.539.000. I Finanzieri del Nucleo di Polizia Tributaria hanno sottoposto a sequestro i saldi attivi di undici conti correnti e di sei rapporti bancari (titoli, certificati di deposito, ecc.) accesi presso numerosi istituti bancari nazionali, quote societarie di una S.r.l. ricadente nel territorio parmense, venticinque autoveicoli, sedici autocisterne per il trasporto di carburante, due automotrici ed un motociclo. Il sequestro scaturisce da una complessa indagine fiscale che ha consentito di smascherare una ditta individuale che formalmente risultava avere ad oggetto coltivazioni agricole, mentre, di fatto, era dedita alla commercializzazione in frode di prodotti energetici denaturati per uso agevolato. Nel corso della verifica fiscale è stata ricostruita la compravendita di ingenti quantitativi di gasolio ad uso agricolo la cui cessione, effettuata “in nero” (i DAS, documenti di trasporto, e le relative fatture venivano distrutte) garantiva alla titolare ed all’amministratore di fatto rilevanti guadagni. Inoltre, a fine anno, non veniva presentata alcuna dichiarazione ai fini delle imposte sui redditi e/o ai fini I.V.A., né, tantomeno, venivano versate le dovute imposte. L’attività delle Fiamme gialle cosentine ha consentito la ricostruzione dei redditi non dichiarati nonché dell’I.V.A. evasa attraverso indagini e riscontri effettuati nei confronti di numerosi operatori del settore su scala nazionale nonché attraverso il ricorso allo strumento delle indagini finanziarie. I due soggetti, già denunciati alla Procura della Repubblica di Castrovillari per omessa dichiarazione dei redditi ed I.V.A e distruzione/occultamento di scritture contabili, vengono ora privati dei beni disponibili per un valore pari alla frode fiscale commessa.

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