Gli alberi non si tagliano, ma si spiantano

Mer, 08/04/2015 - 10:05

Interpretando i sentimenti di profonda amarezza e sconcerto dell’intera cittadinanza, l’Amministrazione Comunale di Marina di Gioiosa Ionica esprime intensa indignazione per la scellerata, ingiustificata, immotivata e illegittima decisione di abbattere alcuni pini storici che ornavano l’ingresso dell’Istituto Tecnico per il Turismo “Umberto Zanotti Bianco”.

Grazie all’intelligente e appassionata segnalazione di alcuni cittadini, autenticamente legati al bene comune, abbiamo fatto di tutto per fermare questa assurda azione, ma ogni tentativo è stato inutile. Si è voluto proseguire nell’abbattimento di alberi che erano diventati un simbolo nel contesto urbano di Marina di Gioiosa Ionica.

Chi ha sbagliato, però, ora se ne dovrà assumere fino in fondo le responsabilità, davanti ad ogni sede istituzionale e giudiziaria. Non possiamo consentire che passi il messaggio che chiunque, liberamente, possa alterare l’identità paesaggistica della nostra città. Quando un albero cade si indebolisce il tessuto sociale di una comunità e questo a Marina di Gioiosa Ionica non intendiamo permetterlo.

Già ieri, 07 aprile, abbiamo preso contatti con la Provincia di Reggio Calabria e, in particolare, con il suo Presidente, Giuseppe Raffa, che ci ha assicurati che mai è stato autorizzato il taglio completo di quegli alberi. Addirittura, alcuni giorni fa’, la nuova Responsabile del Settore Tutela Ambiente e Territorio del Comune, dott.ssa Angela Alfieri, aveva esplicitamente chiarito che non era assolutamente necessario l’abbattimento, ma bastava una piccola potatura di alleggerimento.

Già questa mattina la Giunta Comunale si riunirà, convocata d’urgenza dal Sindaco, per deliberare collegialmente le azioni amministrative e giudiziarie da avviare nei confronti di chi ha portato avanti questo oltraggio nei confronti di Marina di Gioiosa Ionica. Sempre oggi, infine, il Sindaco chiederà all’azienda Calabria Verde, al Consorzio di Bonifica di Caulonia e al Corpo Forestale dello Stato che vengano donati alla città nuovi alberi da piantare come segno di rinascita e speranza.

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