Il Punto Luce di San Luca sia un simbolo di riscatto per il territorio

Mar, 04/04/2017 - 10:40
Pubblichiamo la lettera del Commissario prefettizio di San Luca Salvatore Gullì, apparsa sul sito dell’associazione Save the Children e in relazione all’inaugurazione del nuovo Punto Luce nella zona, il centro ad alta intensità educativa dedicato a bambini e adolescenti dai 6 ai 16 anni.

La profonda sensibilità manifestata a San Luca da Save the Children con la realizzazione di un progetto teso ad educare alla legalità tanti ragazzi che sono chiamati a rafforzare i pilastri della giustizia, della libertà e della democrazia, soprattutto nella locale comunità. È un'assoluta priorità che la gestione commissariale, sostenuta dal Prefetto di Reggio Calabria, ha posto nella sua agenda per individuare percorsi virtuosi allo scopo di consentire ai ragazzi di San Luca di essere solida forza aggregativa, capace di diventare autentico simbolo di una rinnovata stagione di sane responsabilità.
In tale contesto, anche la sinergia che si è creata con la Regione Calabria non può che essere un terreno fertile di ulteriori iniziative.
Sono grato a Save the Children per aver scelto San Luca e per l'impegno che profonderà per la comunità.
Il Punto Luce di Save the Children a San Luca rappresenta uno strumento straordinario per la crescita personale e collettiva dei giovani di San Luca, un luogo di confronto e di sviluppo, uno spazio aperto a tutti, che senza preferenze e discriminazioni potrebbe costruire a disegnare il domani dei ragazzi.
Mi auguro che il Punto Luce funga anche da volano per la crescita civile e democratica coinvolgendo e plasmando un intero territorio.
È un contributo per non perdere la speranza, anzi per illuminare la speranza.
Spero che sia anche un luogo della tolleranza, della pace, della crescita insieme agli altri, dove si dialoga, si esprimono le proprie opinioni e si impara la vita di relazioni, che non è fatta di contrapposizioni e di scontri, ma di un crescere insieme, chiunque ci stia accanto, senza alcuna distinzione di razza, di sesso e di religione.
Il luogo della crescita nella conoscenza, del rispetto di sé e degli altri, il luogo dei sogni e della voglia di realizzarli, il luogo dove nessuno è scartato dal grande progetto di vita.
Il luogo di aggregazione, per fare sentire tutti insieme portatori di quei principi e di quei valori della nostra civiltà basati sul dialogo e sulla consapevolezza che ogni comunità poggia le basi su diritti e doveri.  
Save the Children deve rappresentare a San Luca, per i nostri ragazzi, un fattore di arricchimento, un’occasione per imparare a orientarsi nel mondo, per sviluppare il sentimento di solidarietà.
Credo che i genitori dei ragazzi siano fondamentali per la buona riuscita di questo progetto, e per questo mi auguro stiano vicini a questa lodevole iniziativa, perché ogni sforzo profuso nella direzione giusta per consolidarsi ha bisogno di essere salvaguardato, protetto, sorretto e accompagnato da comportamenti concreti di tutti i suoi protagonisti.
Save the Children a San Luca può rappresentare il simbolo del riscatto di un territorio difficile.
A questa dimostrazione di responsabilità va la mia più sincera riconoscenza.
Ringrazio Save the Children per aver raccolto le mie sollecitazioni, concretizzatesi anche nella concessione a titolo gratuito dell’immobile dove poter operare, poiché nella mia veste di rappresentante di questa comunità sollecito attenzione per questo territorio, nell’espletamento delle mie funzioni rivendico con forza i doveri civili, ma rivendico con altrettanta forza impegno civile, diritti e sicurezza, per non trasformare il futuro in rassegnazione o in pregiudiziale pessimismo.
Anche Save the Children capirà che San Luca ci mette tutti alla prova, ciascuno per le nostre competenze, mette alla prova la nostra capacità di intervenire con fermezza, con coerenza, con progetti strutturati, ma soprattutto con uomini e donne delle istituzioni, non per occupare il territorio ma per costruire percorsi positivi, per consolidare i valori forti della convivenza civile nella legalità.
Da questo evento dobbiamo trarre l’occasione per far germogliare prima e rafforzare dopo uno stretto legame tra ambiente, legalità e sviluppo, a conferma che anche in questo paese si può cambiare e San Luca sta cambiando.
Tutti dobbiamo sfruttare questo nuovo vento di rinascita che spira forte a San Luca.
Il 21 aprile si celebrerà un altro momento fondamentale: lo Stato promuoverà la realizzazione di un evento a carattere sportivo alla presenza delle più alte cariche istituzionali. Verrà realizzato uno stadio che mi auguro rappresenti non solo un presidio di sport ma anche di legalità, il germoglio di una coscienza civile che tutti, anche Save the Children, ma soprattutto noi rappresentanti delle istituzioni, abbiamo il dovere e la responsabilità di nutrire e sviluppare.
Mettere insieme idee ed energie, sperimentare, coinvolgere gruppi, associazioni della rete sociale, contribuisce ad aumentare le occasioni di incontro, a contrastare con ogni mezzo l’illegalità che trova spazio solo quando le istituzioni sono assenti.
Io sono fermamente convinto che la rinascita di San Luca passi anche attraverso un impegno serio e duraturo delle istituzioni, a qualsiasi livello, ma di certo è anche da progetti come quello che oggi inauguriamo che bisogna ripartire per trovare lo slancio, perché i giovani rappresentano il cuore pulsante di ogni società e di ogni cambiamento, occorre investire su di loro, perché sono loro la vera e la più grande risorsa che abbiamo per l’affermazione della cultura, della solidarietà e della legalità.
Per tutto questo vorrei che questa giornata rappresentasse non solo un’opportunità per San Luca, ma anche una speranza concreta e un impegno solidale per voltare pagina.
Auguro a tutti coloro che fanno parte di questa Organizzazione internazionale di illuminare veramente il futuro di San Luca e ai suoi operatori di vivere questa esperienza con curiosità, impegno, dedizione e passione.  
Il commissario prefettizio di San Luca
Salvatore Gullì

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