Joie de vivre

Mar, 12/01/2021 - 16:00

Riprendiamoci gli abbracci ora spezzati, allontanati dal virus. I baci negati, rubati dal covid. Il nostro udito a risentire le voci amiche, i suoni preferiti e non solo e sempre i commenti infiniti dei mezzibusti o degli esperti pronti a snocciolare numeri di contagi, decessi e ricoveri in terapia intensiva. Torneranno più potenti olfatto e gusto a prepararci ad assaporare nuove convivialità per pietanze e sapori dimenticati. O profumi di corpi desiderati. Al tatto, dopo mesi di contatti proibiti, la sensazione piacevole di riscoprire anche le imperfezioni lievi di corpi levigati o visi rugosi d’esperienze di nonni o faccine stupite, per nuove conoscenze future e per la vita che accadrà, di bimbi spensierati a giocare in parchi pieni di schiamazzi. In questo momento di sospensione, di irreale realtà, di zero passi su assi di palcoscenici diversi, di cinema vuoti mi ha colpito la storia di un’anziana signora, tale Marta C. González ex prima ballerina del New York Ballet, malata di Alzheimer, protagonista di un video che imperversa in rete. La musica del Lago dei cigni di Čajkovskij ha improvvisamente ridestato in lei la memoria della coreografia e la signora ha iniziato a muovere le braccia, il busto, la testa. Deve e può rinascere la vita in tutta la sua completezza. Un nuovo scoppio fantasmagorico di tutti i sensi. Proteggeremo i più deboli con la forza delle mani e applaudiremo chi ci farà commuovere o ridere di nuovo. Ci rimpinzeremo di bocconi prelibati senza muovere la testa, solo la lingua prima e poi la ruminante bocca macinerà con gusto le nuove giornate a venire. Fischieremo, canteremo, culleremo, scriveremo, organizzeremo, combatteremo, faremo tutto in stampatello (tutto più grande e nuovo dei raggi cosmici, dei terremoti, delle carestie, delle pestilenze) perché quello che non è stato sarà di nuovo. Il nostro cuore sarà aperto alle piccole cose che sono il segreto del vivere. Canti d’uccelli sull’odore dei fiori di primavera. Signora morte non sarà più tanto subitagna e a tradimento. Ogni bimbo danzerà sulla faccia della terra. Un vento luminoso toglierà tutte le paure fragili. Il fiato aliterà nuvolette di fumo quando sarà inverno e soffi di fresco quando il solleone sarà presente. Ci piacerà vivere appieno, come non abbiamo mai fatto prima.

 
 Giuseppe Roma
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