L’Eremo di Sant’Ilarione, dove il tempo sembra essersi fermato

Lun, 25/05/2015 - 09:53

Una passeggiata al centro storico di Caulonia è un’esperienza culturalmente e spiritualmente gratificante. Il borgo si raggiunge da Caulonia Marina, svoltando dalla Statale 106, al bivio per Caulonia centro. Il vecchio abitato sorge su uno sperone roccioso a circa 300 metri denominato un tempo Castelvetere, ovvero vecchio castello.
La costruzione più antica è l’Eremo di Sant’Ilarione, un romitorio religioso. La prima fase costruttiva avvenne tra il 1200 e il 1300 ma fu ingrandito a più riprese. L’importanza di questo luogo sacro per Caulonia è testimoniato dal fatto che S.Ilarione è il patrono del paese e alla sua figura sono legati riti tradizionali in corrispondenza all’arrivo della primavera e dell’autunno.
Una delle leggende più curiose vuole Sant’Ilarione fratello di S. Bruno. Così diversi l’uno dall’altro per estrazioni sociali e per impostazioni teologiche, entrambi sarebbero vissuti sulle sponde del fiume Allaro: San Bruno alla sorgente e Sant’Ilarione a valle. Il primo si cibava di tre lupini al giorno buttando le bucce nel fiume, il secondo si cibava delle bucce che miracolosamente riusciva a recuperare dalla corrente.
La leggenda, descrivendoci la condizione di povertà in cui versavano i due eremiti, vuol farci conoscere il territorio cauloniese. Se Ilarione a valle si cibava solo delle bucce non era perché il territorio è povero ma perché è aspro. Al contrario Bruno si cibava dei lupini in montagna perché il terreno è più ricco di risorse; difatti in contrada S.Nicola fioriscono le attività di scambio e commercio.

Autore: 
Katia Candido
Rubrica: 

Notizie correlate