La calabrese Francesca Prestia a Roma a cantare le donne e il Mediterraneo

Sab, 19/03/2016 - 10:27

La cantastorie Francesca Prestia ha presentato il suo nuovo lavoro artistico-musicale racchiuso nel CD intitolato “Mare Nostrum”. L’evento si è tenuto a Roma nella Cappella Orsini, in occasione della festa delle donne. I nuovi brani sono tutti dedicati alle donne coraggiose, a tutte coloro che hanno trovato difficoltà e ostacoli nella loro esistenza e si battono unite per un futuro migliore.

Racconti di speranze e disperazione, in un Mediterraneo crocevia di violenti destini. Speranze tramutate in dolore, sogni tramutati in dure lotte. Un Mediterraneo che non è più quel mare che anticamente era scambio di cultura e arte tra le popolazioni intorno ad esso, punto di unione tra le diverse civiltà, ma che rappresenta solo paura e morte. La linea di suddivisione tra la vita e la morte tra la gioia e il dolore. Francesca Prestia ambienta e canta le sue storie di dolore e sofferenza, di desideri ed emozioni, nel profondo di questo mare. Nel suo nuovo CD sono presenti 13 nuovi brani dedicati alle donne coraggiose, che si sono ribellate, donne in continua lotta con il mondo, come l’indimenticata Lea Garofalo, simbolo delle cantate della Prestia. Nel ricordo di una giovane donna vittima di un atroce destino a cui non ha potuto ribellarsi. Oggi la cantante catanzarese parla di donne migranti, che partano dalle loro terre martoriate dalla guerra per approdare sulle terre calabresi, in cerca di un destino migliore. Madri solitarie che lottano per dare un altro futuro ai loro figli, ma spesso né madri né figli riescono a portare a termine questi passaggi nel mare, perdendo speranza e vita. 

Tredici tracce musicali per tredici storie sempre in bilico tra la speranza e la disfatta, tra la forza e la paura. L’artista calabrese, canta il dolore, lo amplifica, si fa portatrice di tutte le donne che subiscono violenza e gratuita sofferenza. Un percorso di ricerca e divulgazione del diritto e della tutela femminile che l’ha vista protagonista nell’ultima edizione di Musicultura accanto al cantautore Roberto Vecchioni, il quale ha voluto interpretare “I Agàpi, pirìa tu Thiù!” (L’amore, vampa di Dio) un brano musicato e cantato da Francesca prestia, tratto dal “Cantico dei cantici” e tradotto in grecanico (il greco di Calabria, le cui radici affondano nella Magna Grecia) dal poeta Salvino Nucera.

Autore: 
Domenico Spanò
Rubrica: 

Notizie correlate