La Lanzetta replica a Condarcuri

Gio, 13/06/2013 - 11:02

Caro Rosario,

ti do del tu come sempre perché non sono ipocrita e, del resto, ti ho anche telefonato ieri sera per cercare di spiegare e capire a mia volta. Mi sono commossa vedendo la fotografia che hai pubblicato sul sito: è molto bella per la spontaneità e l’amicizia   che traspare da entrambi… So benissimo e non dimenticherò mai la tua iniziativa dopo l’incendio della farmacia; e, per questo, ti sarò sempre grata. Ma, insieme ad Elisabetta ci chiediamo: che cosa abbiamo fatto di male per meritarci tutti gli attacchi del tuo direttore? Il quale si è preso addirittura la briga di attaccare anche il sindaco di Africo solo perché ha deliberato di costituirsi parte civile nei processi per mafia.

Ho letto il commento di “annunziato”: messo in conto gli attacchi gratuiti sulla mia fantomatica carriera, (sulla quale avete inventato di tutto e di più giornalisticamente per un anno intero), scrive delle cose  su cui dovreste profondamente riflettere, perché sono le convinzioni di moltissime persone dopo che la direzione è passata al  prof. Cupi. Scrivo queste cose con dispiacere, anche perché il meridionalismo del prof. Crupi avrebbe potuto dare veramente una svolta al giornale e alla Locride, ma così non è stato, perché il tutto si è risolto e rivolto al personalismo. Un giornale che mirava così in alto non doveva cadere nella trappola del gossip amministrativo-personalistico.

Ti ricordo, caro Rosario, che  tutto iniziò con la Riviera del 29 aprile, quando è stato pubblicato il resoconto dell’iniziativa “la stella gialla”. Il Prof. Ammendolia mi aveva gentilmente invitata, ma io ero stata invitata a Marzabotto per il 25 aprile. Gli ho comunicato che sarebbero intervenuti il presidente del consiglio e un assessore del Comune di Monasterace,  e cosi è stato. E che al mio ritorno mi sarei fatta partecipare l’evento. Bene, ecco il resoconto del prof . Crupi su La Riviera: “ C’erano tanti Sindaci. Non svettava l’assenza della signora Maria C. Lanzetta, sindaca di Monasterace, che, invece di essere invitata al festival delle canne al vento, si trovava a Marzabotto, la città dove sono state falciate dai fascisti 1800 persone”. Da qui in avanti, una settimana si e l’altra pure, ci siamo ritrovati catapultati sulla Riviera come i peggiori essere umani della Locride. Dulcis in fundo, in una delle sue “Scintille”, il prof. Crupi augurava anche  alle Sindache “Tre corone funebri”, senza che  i commentatori di professione sulla mia persona manifestassero il benché minimo sussulto. E, ancora, su un quotidiano regionale augurava la commissione antimafia per Monasterace, mentre contesta quelle già inviate in altri Comuni: è normale critica politica tutto questo, o c’è dell’altro? Al contrario, nessuno di noi ha mai chiesto la commissione antimafia per La Riviera in nessuna sede; se poi altri scrivono questo, cercate di capire perché.  Per le “Corone” mi hai chiesto scusa  per telefono, però troppo tardi e, comunque, dovresti farlo  pubblicamente.

Infine: vi da tanto fastidio che uno o più Sindaci calabresi vengano invitati  dalla Società Civile Italiana per testimoniare la solidarietà verso la Calabria e per parlare di Regole in base alla nostra esperienza Amministrativa? E’ come se provassimo fastidio se tu andassi a parlare in giro per l’Italia della tua esperienza giornalistica della Riviera. Ti sembra logico tutto questo?

Non me la sento di continuare, sono stanca e addolorata per quello che è successo e sta succedendo.

D’ora in poi vi dico: scrivete quello che volete, io non risponderò mai più. Ad un certo punto bisogna dire basta, perché è umanamente impossibile continuare. Auguro a Te, alla Tua Famiglia, alla Riviera, al prof. Crupi, al prof. Ammendolia e a tutti i vostri collaboratori tutto il bene possibile.

 

 

Autore: 
Maria C. Lanzetta
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