Le onlus beffate dall'asp e attaccate dai sindacati

Lun, 19/12/2011 - 09:30
Le onlus beffate dall'asp e attaccate dai sindacati

L'articolo pubblicato sulla gazzetta del sud il 15/12/2011 ha scaturito la rabbia delle associazioni onlus che operavano in convenzione con l'asp di reggio calabria e contro la loro volonta' il 13/12/2011 alle ore ore 20:00 sono stati costretti ad interrompere il servizio.
Un  servizio garantito 24 ore su 24 con puntualita',professionalita' “superiore alla media”, attrezzatura all'avanguardia sulle migliori ambulanze centri mobili di rianimazione della provincia.
Un servizio che siamo stati costretti ad interrompere perche' i fornitori di carburante, non percependo denaro da marzo 2011, ci hanno lasciato con gli automezzi a secco .
Allo storico sindacalista Nicola Simone si vuole ribbattere che le spettanze minime da rimborsare alle associazioni non vengono accreditate, appunto, dal mese di marzo e  queste onlus  non possono  piu' sostenere  alcuna spesa a granzia dei servizi richiesti.
Quello delle onlus non e' un gioco delle parti per ottenere cio' che gli spetta in modo giusto ed onesto, ma a parere di tutte le associazioni interessate il gioco di parte e' stato fatto dai sindacati che hanno bloccato un concorso pubblico di affidamento ai servizi in emergenza - urgenza e secondari  che garantiva all'asp di reggio calabria un risparmio di oltre il 50% della spesa .
Infatti a fronte di una spesa di euro 368.118,43  che l' asp doveva sostenere dal 01/03/2010 al 31/12/2010  ha corrisposto alle associazioni convenzionate un importo di euro 154.542,33 risparmiando euro 213.576,10
Risparmio che risulta addirittura notevolmente superiore anche nella piana dove i servizi vengono garantiti  da altre onlus
Si vuole comunicare, inoltre, allo storico sindacalista che anche nel 2011 pur aumentando continuamente il costo del carburante i rimborsi per le onlus non sono lievitati  garantendo all'azienda un cospicuo rispiarmio pure per l'anno corrente
Le associazioni hanno avuto a cuore la salute dei cittadini e non hanno interrotto il servizio di punto in bianco, come si vuol far credere, ma dopo svariate comunicazioni di sospensione del servizio indirizzate ai dirigenti preposti e per conoscenza anche al prefetto alla procura e al dipartimento sanitario regionale

Autore: 
Ercole Macrà¬