Mario Oliverio sbarca da Monasterace a Moschetta

Dom, 16/11/2014 - 15:17
“Ambiente, Risorse, Lavoro”: ciò che serve alla Calabria per ripartire

La tenuta “Il Palazzo” di Nicola Capogreco ha aperto le sue porte a Mario Oliverio e ai suoi sostenitori nella serata di lunedì 10 novembre. Dopo una giornata interamente dedicata alla Locride, alle sue problematiche e alle sue potenzialità, il candidato di centrosinistra alla presidenza regionale ha fatto il suo ingresso in una sala gremitissima. Nonostante il ritardo rispetto a quanto programmato, Oliverio si è preso qualche istante per contemplare non senza soddisfazione la folla venuta a  sostenerlo e salutare i correlatori che di lì a poco lo avrebbero accompagnato nella serata di Moschetta.

La lunga conferenza che ha visto la collaborazione di Antonio Viscomi, professore di Diritto del lavoro presso l’Università degli Studi “Magna Graecia” di Catanzaro, dell’imprenditore Nicola Capogreco, del Presidente della Coldiretti Calabria Pietro Molinaro e dell’esperto in fondi comunitari Vittorio Zito, ha messo in evidenza le criticità e, soprattutto, le potenzialità nascoste del territorio che amiamo.
Il convegno si è aperto sottolineando l’urgenza con la quale la nostra regione debba cambiare il proprio abito puntando sulla valorizzazione del territorio per riacquistare il rispetto che merita. Ciò deve essere realizzato attraverso la cooperazione tra tutti i sindaci della Locride, il potenziamento del patrimonio culturale e il recupero delle eccellenze che caratterizzano il territorio. La nostra regione è estremamente variegata, ricca di “rughe”, per usare le parole di Viscomi, che, con il tempo hanno subito un lifting assolutamente non necessario. Queste rughe, queste sfaccettature fisiche e sociali che ci caratterizzano, devono essere recuperate senza che ne venga lasciata indietro nessuna, di modo che il solco tracciato dal piccolo produttore lasci il segno esattamente come l’inestimabile patrimonio culturale che rende la regione che abitiamo un museo a cielo aperto.
A questo deve affiancarsi uno snellimento della burocrazia che metta fine alle paure degli imprenditori che continuano a investire in Calabria e, indirettamente, stanno già lottando per recuperare quelle rughe. Se le imprese calabresi riusciranno a fare giusta pubblicità al territorio, creeranno i presupposti necessari alla produzione di una ricchezza che garantisca l’autosostentamento e contribuisca a eliminare la presenza di un miliardo e mezzo di prodotti contraffatti. L’ottimismo che deve spingere la regione a realizzare questi progetti non deve farle dimenticare le criticità economiche in cui è coinvolta che, negli ultimi venti anni, l’hanno vista protagonista di sprechi difficilmente sanabili.
Migliorare questa condizione significherà recuperare coordinamento tra i diversi organi amministrativi, una volta resi efficienti i quali smetteremo di domandarci perché le cose funzionino fuori senza comprendere perché non debbano funzionare anche qui.
Nel suo intervento, Mario Oliverio dimostra di essere molto determinato a far emergere le potenzialità della Calabria, oggi in una situazione occupazionale così grave da essere di molto staccata rispetto alla regione che la precede. Secondo il candidato presidente è necessario creare un sistema di regole nuovo per poter rimettere la regione al passo con il resto della nazione e sanare una politica che si è fatta troppo prendere dalle richieste erronee avanzate dalla società. Per fare questo, Oliverio vorrebbe ripercorrere le orme della Puglia o della Sicilia, che sono riuscite a ripartire facendo leva sul proprio territorio e sul turismo.
Vuole implementare le caratteristiche dei servizi, che oggi costituiscono la vergogna del territorio e ritrovare il carburante per un’azione mirata nella ritrovata fiducia degli elettori. “Oggi, ancora più di ieri, – conclude Oliverio – il futuro lo costruiamo noi!”
Alle parole sentite e coinvolgenti del candidato, che garantisce la messa in moto del suo programma già a partire dal 24 novembre, è seguito un lungo applauso che testimonia tutto il sostegno del suo elettorato, tanto che la fiducia che Oliverio spera di infondere nuovamente nella cittadinanza sembra un traguardo già raggiunto. Noi, però, siccome vogliamo fare gli scettici, pur credendo nelle ottime intenzioni del candidato e nella forza del programma elettorale che ci ha presentato, aspettiamo con ansia di vedere cosa davvero accadrà dalla mattina dell’ultimo lunedì di novembre. Il passato da presidente provinciale di Oliverio ci lascia davvero ben sperare, ma la sfida, questa volta, sarà indubbiamente più complessa.
 

Autore: 
Jacopo Giuca /photo Stefania A. Gitto
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