Nasce l’osservatorio sanitario della Locride

Mar, 22/12/2020 - 11:30

Gli organi di stampa, nei mesi scorsi, hanno ampiamente pubblicizzato il coordinamento che si è creato sul territorio tra  diversi Club Service e la stretta collaborazione con il CORSECOM, al quale aderiscono circa venti tra le Associazioni e le Organizzazioni più significative del territorio.
In questi mesi, in relazione allo stato di emergenza dovuto al diffondersi dell'infezione da Covid-19, è stata avviata una riflessione comune sullo stato della Sanità del nostro territorio. Quello che emerge è una organizzazione dei servizi sanitari che, dopo più di dieci anni di commissariamento, continua a registrare gravi criticità in tutti i suoi tre assi fondamentali dell'assistenza ospedaliera,  dell'assistenza territoriale e della prevenzione.
Un Ospedale, quello di Locri, che dopo anni di tagli lineari legati al Piano di rientro, avrebbe urgente bisogno di adeguamenti strutturali e di forti investimenti in personale e tecnologie; la Casa della Salute, programmata presso l'ex Ospedale di Siderno, che da oltre dieci anni attende ancora di essere realizzata ; la riorganizzazione della medicina territoriale, a dire il vero mai partita nella Locride , che avrebbe certamente potuto, in questa fase di difficile emergenza, svolgere un ruolo determinante per il contenimento del coronavirus; una struttura, l' Ospedale di Gerace, destinata a lungodegenza e riabilitazione, completata da anni e mai entrata in funzione, lasciata in uno stato di incuria e di abbandono; cospicui finanziamenti, disponibili per poter intervenire su alcune di queste strutture, che rimangono inutilizzati. Un lungo elenco di criticità che si scontra con i bisogni e le aspettative dei cittadini e del territorio. Molti di questi problemi hanno, certamente, radici lontane, così come molte e diffuse sono le responsabilità ai vari livelli, compresa corruzione ed illegalità diffusa, per cui è certamente sbagliato addossare la colpa ad un singolo soggetto o pensare di uscire da una situazione così complessa con azioni semplici di "facciata". La riflessione fatta al nostro interno ci porta a dire che l'auspicata speranza di cambiamento ha bisogno, per realizzarsi, di essere sostenuta da un forte ed incisivo impegno comune.
Sono questi i motivi che hanno spinto il CORSECOM ad avviare contatti con i Presidenti dei Club Service locali , tra i quali, da subito, c'è stata piena condivisione dell'iniziativa e, soprattutto, entusiasmo e voglia di "partecipare", di dare il proprio contributo per uscire dalla precarietà, dalla improvvisazione e dall'assenza di programmazione. Da qui l'idea della costituzione di un Osservatorio che, dopo un'analisi attenta dei vari problemi, sia capace di promuovere azioni di informazione, di sensibilizzazione e di monitoraggio. Uno strumento non per ricercare o addebitare colpe, né per evidenziare solo criticità o aspetti negativi, ma per offrire stimoli, suggerimenti e proposte, in un clima di dialogo e di fattiva collaborazione. Lo stesso Atto aziendale dell' ASP di Reggio Calabria, del resto, al punto 2.1 - partecipazione dei cittadini e relazioni con la società civile - fa esplicito riferimento all'importanza della partecipazione.
L' Osservatorio non avrà, ovviamente, nessuna colorazione politica o di parte, e cercherà di relazionarsi con tutti i soggetti istituzionali e politici che, a vario titolo, hanno responsabilità di programmazione e di gestione sanitaria, e con la grande risorsa rappresentata dal terzo settore. Per quanto riguarda i soggetti che entreranno a far parte dell' Osservatorio, il requisito richiesto sarà uno solo : mettersi al servizio di un intero territorio la propria competenza per il rilancio della nostra.
Si prevede che, con i primi di gennaio, l' Osservatorio sarà pienamente operativo, avendo già provveduto a raccogliere dati ed informazioni da documenti, circolari, decreti che sono di pubblica consultazione.
Un forte incoraggiamento alla realizzazione dell' Osservatorio e’ arrivato, in questi giorni, anche da una riflessione del coordinatore del gruppo di lavoro Sanità di " Calabria Condivisa " , avv. Ernesto Mancini, che in una nota così scrive : <<….credo che senza un “controllo sociale” organizzato, permanente e comune a più forze associative,  la situazione sanitaria resterà quella che è da troppo tempo, cioè inaccettabile ".>>
Del resto aveva ragione don Milani quando spiegava con semplicità che se abbiamo un problema in comune e cerchiamo di uscirne da soli, si chiama “egoismo”, se cerchiamo di uscirne insieme si chiama “Politica”.
Naturalmente l’obiettivo, nel breve termine, è quello di far partire l’iniziativa, fermo restando che l'assetto organizzativo dell’ Osservatorio potrà subire nel proseguo variazioni e miglioramenti per cercare di essere quanto più possibile incisivi e concreti.

La Segreteria del Corsecom

Rubrica: 

Notizie correlate