'Ndrangheta: sciolto il Consiglio comunale di Guardavalle

Lun, 22/02/2021 - 17:49
La vicenda trae origine da un servizio di Striscia la notizia del 2019, riguardante la statua del patrono Sant’Agazio, che fu regalata al Comune catanzarese dalla famiglia Gallace

Il Consiglio dei ministri, tenuto conto che, all’esito di approfonditi accertamenti, sono emerse forme di ingerenza da parte della criminalità organizzata che compromettono il buon andamento dell’azione amministrativa, ha deliberato lo scioglimento del Consiglio comunale di Guardavalle affidandone la gestione a una Commissione straordinaria per un periodo di diciotto mesi.

La vicenda risale al settembre 2020 quando, il prefetto di Catanzaro, informò il Comune dell’invio di una Commissione con poteri di accesso e di accertamento. L’iniziativa trae origine da un servizio di Striscia la notizia del 16 dicembre 2019 riguardante la statua di Sant’Agazio posizionata nella piazza antistante il palazzo comunale.

La statua, sulla quale era inciso alla base il cognome dei donatori, fu regalata al Comune dalla famiglia Gallace una delle cosche di 'ndrangheta più potenti della Calabria con ramificazioni in altre regioni, soprattutto nel Lazio.

Riportiamo le dichiarazioni del sindaco di Guardavalle, Pino Ussia:

"Abbiamo appreso, con sconcerto e meraviglia, la notizia dell’odierno Decreto di scioglimento del Consiglio Comunale di Guardavalle.

Premesso che, come sempre, saremo rispettosi delle leggi dello Stato, comunichiamo a tutta la cittadinanza che sarà intrapresa ogni iniziativa volta a tutelare la dignità della comunità guardavallese e dei consiglieri comunali. 

Ci rifiutiamo di credere che il nostro Consiglio Comunale, e suo tramite tutto il nostro paese, venga, ancora una volta, qualificato secondo una logica lontana dalla nostra concezione dell’azione politico-amministrativa.

L’operato della nostra Amministrazione è sempre stato attento alla legalità, al rispetto e alla regolarità di ogni procedimento relativo agli atti della via dell’Ente.

Ci riserviamo di conoscere le motivazioni che hanno decretato il verificarsi di condizioni di ingerenza, nella vita di questo Comune, da parte della criminalità organizzata.

Mai avremmo pensato di dover affrontare un simile problema, dopo aver fatto della trasparenza, come è normale che sia, la guida del nostro agire.

Ribadiamo che nulla sarà lasciato di intentato allo scopo di difendere l’onorabilità delle persone e dell’Ente".

 

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