Pascolo abusivo in area del Parco Nazionale dell'Aspromonte

Mer, 25/03/2015 - 11:30

Il personale del Comando Stazione del Corpo Forestale di  Bagaladi, nel comprensorio del Parco Nazionale dell’Aspromonte, ha deferito all’Autorità Giudiziaria di Reggio Calabria un allevatore di 38 anni, V.A. nato a Melito Porto Salvo e residente a Bagaladi , che aveva introdotto,  in una proprietà agricola in località “Pietre Rosse” dello stesso comune  alcuni capi di bestiame  causando il danneggiamento di numerose piante.

In quest’ultimo caso, la pattuglia operante, mentre effettuava un servizio di controllo del territorio mirato al contrasto di reati paesaggistico/ambientali, notava la presenza di alcuni animali bovini al pascolo in zona vietata e senza custodia, constatando che vi erano, in un’area di circa mille metri quadrati  costituita a bosco ceduo di castagno, con giovani piante aventi un’altezza di circa un metro,  n. 13 bovini adulti di cui uno senza marchio auricolare con al seguito un vitellino. Inoltre gli agenti avvicinandosi il più possibile agli animali hanno annotato il marchio auricolare e tramite questo sono risaliti al proprietario del bestiame, scoprendo  così che era lo stesso soggetto già deferito all’Autorità Giudiziaria per pascolo abusivo e danneggiamento sempre su un terreno di proprietà altrui.

Tale provvedimento è l’ultimo esempio dell’attività dei Comandi Stazione del Coordinamento Territoriale per l’Ambiente del Parco Nazionale dell’Aspromonte che  hanno intensificato i controlli finalizzati alla repressione del pascolo abusivo di bovini. Tale pratica , nota come fenomeno delle “vacche sacre” causa una molteplicità di problemi che vanno dalla sicurezza della viabilità ai danni alla vegetazione erbacea e arborea; ad esso è pure collegato il proliferare delle “stalle fantasma”in cui dovrebbero essere allevati e custoditi gli animali.

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