PD, lava e bava

Dom, 07/02/2016 - 12:05
Pietro Sgarlato manda in corto circuito il partito della Fragomeni, segretaria dai piedi d’argilla

Nel consiglio comunale svoltosi a Siderno, in un lunedì spumeggiante, il consigliere d’opposizione Pietro Sgarlato ha stappato il vulcano: lava e bava. Entrambe represse nelle viscere del Pd dell’imbarazzata Maria Teresa Fragomeni.

La lava
Giorgio Ruso – confondendo i diritti con i favori – dopo aver affermato l’enorme importanza che il PD riserva alla beneficenza  ha detto di non poter prescindere dalla conoscenza di quali siano le cifre che il comune, che versa ancora in stato di dissesto, ha intenzione di destinare all’adesione alla rete della solidarietà Re.Co.Sol. Per questa ragione, ha proseguito l’esponente dem, ex SDI di Cosimo Cherubino, sarebbe stato meglio, secondo la coalizione, rinviare la votazione a un successivo consiglio comunale. Mariateresa Fragomeni, tuttavia, ha dimostrato che Ruso aveva fatto i conti senza l’oste. Poi, correggendo il tiro, la segretaria dai piedi d’argilla, con espressione biliosa e tono incrinato, ha affermato che il PD si sarebbe semplicemente astenuto dalla votazione salvo comunicazione della cifra in questione, immediatamente quantificata dall’assessore Gerace in non più di 0,8 punti percentuali del bilancio.
Dubbi fugati? Niente affatto. Durante la votazione il PD ha votato a favore dell’adesione, fatta eccezione per il Ruso che si allontanato dalla pancia del consiglio come magma fuoriuscito dal cratere e diretto chissà dove.
A breve, molto probabilmente, si conteranno i danni.

La bava
Carlo Fuda, uomo di fiducia della Fragomeni, quasi come un aitante pony scuro del Circo di Budapest ha scalpitato per tutta la durata del consiglio. Poi finalmente è esploso in quell’attacco  che gli cova dentro dalla campagna elettorale. Quando Mariateresa Fragomeni  non ce l’ha fatta più a trattenerlo è diventato  a tratti incontrollabile e a tratti incomprensibile, dando conferma di due cose: che il PD è il “miglior nemico” di Pietro Fuda e della sua amministrazione e che gli oratori di un tempo si sono voltati nella bara.
Dopo la relazione dell’assessore Lanzafame sulle Cartelle Pazze, erto, quasi solenne, con le vene al collo più grosse delle ossa, dai banchi che furono di Bugnano e Amore, di Surace e Iannopollo, Carlo Fuda ha sparato, come nessuno aveva fatto mai prima, neppure l’ottimo Sgarlato, contro l’attuale amministrazione. Tagliandi e rimpasti, rimpasti e tagliandi, Carlo Fuda convinto di poter risciacquare il consiglio e Siderno con un collutorio da discount, è approdato in quel populismo da bar dello sport che sfocia a vanvera in familismo. A Mariatersa Fragomeni non è rimasto, un po’ per la vergogna e un po’ per l’impotenza, di chinare la testa sul compensato dei banchi del civico consesso.

Per la cronaca, la riunione, ha messo anche in evidenza anche criticità alle quali l’Amministrazione dovrebbe fare fronte quanto prima: è il caso del Piano Triennale Anticorruzione, che ha dimostrato come nulla sia stato fatto per seguire i “consigli” istituzionali dell’A.N.A.C.
Anche la questione lungomare, infatti, ha creato grossi dissapori.
Come spiegato dal Sindaco, l’indizione di un concorso di idee per l’abbellimento del Waterfront ha garantito di raccogliere decine di progetti, tra i quali toccherà a una commissione composta dai capigruppo e dai tecnici Tucci, Errigo e Polverari scegliere il migliore. Anche in questa occasione, casus belli è stato l’intervento di Sgarlato, che domandava come mai al centrodestra non fosse stata data la possibilità di proporre un tecnico. La Fragomeni, evidentemente conscia che la domanda di Sgarlato fosse generata dal legame parentale di Anna Romeo con l’ingegnere Errigo, ha fatto un intervento a gamba tesa nel quale chiedeva al consigliere di centrodestra di dire esplicitamente quale fosse il punto che lo lasciava titubante, dato che l’attuale giunta, a differenza di quelle di centrodestra, è aperta a qualunque tipo di confronto.
L’Affermazione della segreteria dem, considerato il contesto, si è rivelata una triplice stilettata: a Sgarlato perché non aveva parlato chiaro, alla Romeo (PD!) perché la proposta di Errigo è quasi certamente provenuta da lei (ma, si badi bene, l’ingresso in questa commissione non comporterà benefici economici o lavorativi) e per Paolo Fragomeni (ancora PD!) che poco prima aveva tentato di impedire a Sgarlato di replicare venendo poi bacchettato dallo stesso consigliere con la consultazione dello statuto.
Insomma, vedere in consiglio comunale la maggioranza implodere dinanzi alle proteste dell’unico esponente di opposizione lascia pensare che ci siano malcontenti inespressi al Comune di Siderno.
Davvero basta così poco a fare lo sgambetto al PD?
Il dato più allarmante che a nostro avviso emerge è che Siderno ha molti consiglieri, ma solo un paio di politici in grado di rivestire questo ruolo.

Autore: 
Diavolo Nero
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