Ponte Allaro: il silenzio delle istituzioni dimostra quale sia l’interesse per la Locride

Dom, 24/06/2018 - 16:00

Il Ponte sulla fiumara Allaro continua a rimanere un sorvegliato speciale. Dopo le violente piogge dei giorni scorsi, infatti, il letto del torrente si è riempito d’acqua, cambiando ulteriormente la già friabile conformazione del terreno argilloso che lo compone e rendendo ancor più pericolante la struttura danneggiata dall’alluvione dell’ormai lontano 2015. A stagione estiva ormai iniziata, il traffico alternato dall’impianto semaforico mobile rischia di essere interrotto del tutto, in barba alle decine di appelli, mobilitazioni e richieste effettuate da amministratori locali e residenti. Particolarmente attiva sull’argomento, nelle ultime ore, l’ex assessore regionale al welfare Federica Roccisano, che ha aderito all’hashtag lanciato sui social #sosponteallaro, dimostrando come sempre grande sensibilità a una tematica che rischia più che mai di penalizzare il nostro comprensorio. Soddisfatte delle vaghe rassicurazioni diffuse a mezzo stampa dall’ANAS (che pure ha ulteriormente limitato la circolazione dei mezzi pesanti raccomandando di stringere i denti fino a settembre, data in cui dovrebbero iniziare i lavori di ripristino), le istituzioni regionali sovraordinate, evidentemente già entrate in “modalità ferie”, sembrano disinteressarsi completamente della possibilità che il nostro comprensorio venga letteralmente tagliato fuori dal resto della costa jonica. Nè abbiamo speranza che alla tematica si dimostri sensibile il governo nazionale, ancora troppo impegnato a riordinare la carte che gli permetteranno di divenire pienamente operativo o a combattere improbabili battaglie mediatiche sulla questione migranti, facendola passare come l’unica vera emergenza del Paese con il favore dei male informati. Insomma, troppo impegnati a credere a chi ci dice che il pericolo è l’uomo nero, non ci stiamo accorgendo di quanto menefreghismo circoli attorno alle condizioni di una strada (e di un ponte) che, come recita il nome, dovrebbe essere di competenza dello Stato e di quanto poco rispetto ci sia per la sicurezza di chi quel ponte lo attraversa ogni mattina e ogni sera rischiando più che mai di vederselo crollare sotto i piedi…

Autore: 
Jacopo Giuca
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