Premiati alla Provincia i gruppi folk territoriali

Gio, 26/05/2016 - 17:32

“Cerchiamo sempre ciò che ci unisce, mai quello che ci divide”. Così il consigliere provinciale e regionale Francesco Cannizzaro spiega l’importanza di aggregare per una sera, due gruppi folkloristici del territorio che nel tempo, hanno saputo con la loro musica raccontare e soprattutto, far conoscere attraverso gli strumenti e i canti, la storia di un popolo che dopo il terremoto del 1908 ha trovato la forza di rialzarsi e ricominciare. Nella sala Conferenze di Palazzo “Alvaro”, mercoledì pomeriggio, i gruppi musicali “I Lanternari” e “La Ginestra” hanno presentato rispettivamente con i loro presidenti Giuseppe Paviglianiti e Domenico Pitasi, i lavori discografici che raccontano la storia, le tradizioni, il popolo calabrese. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore alla Cultura Eduardo Lamberti Castronuovo e il consigliere Demetrio Cara entusiasti di “vedere nei gruppi folkloristici, tanti bambini e giovani legati a quel passato, a quella musica tramandata di padre in figlio”.
Ed è proprio il consigliere Cannizzaro a raccontare per primo la sua esperienza a Santa Venere dove è stato accolto dai due gruppi con i quali ha passato “momenti di folklore molto suggestivi grazie al talento musicale di bambini, ragazzi e veterani. Durante quest’occasione, una coppia di giovani ha cantato e rappresentato la storia della nostra città, nella sua pagina più buia: il terremoto del 1908. Attraverso questo brano, è nata l’idea di conferire un premio ai due gruppi nonché di presentare questa canzone alla città, che dovrebbe conoscerla e impararla. Papa Giovanni XXXIII diceva che i terremoti, le inondazioni, le carestie, le pestilenze sono applicazioni di cieche leggi della natura: cieche, perché la natura materiale non ha intelligenza né libertà. I calabresi non possono dimenticare quella cieca violenza che distrusse una città, mise in ginocchio un popolo al quale va riconosciuto un grande merito: essersi rialzato e aver ricostruito ciò che la natura disintegrò improvvisamente”.
Dopo la presentazione del gruppo “La Ginestra” di San Salvatore, raccontato del vicepresidente Francesca Riso che, dal 1987 porta la tradizione calabrese in giro per l’Italia e non solo: nel 2002 gira l’Europa per arrivare fino in Olanda”, spetta a Caterina Novaro raccontare le peculiarità del gruppo “I lanternari” che, in un tempo antico, erano addetti a portare la luce e l’olio a chi aveva le lanterne a casa.
“Il brano “U terremotu” – spiega il consigliere Cannizzaro – è un toccante brano nato dal racconto tramandato oralmente di un’anziana signora che ha narrato la sua esperienza alla nipote. Oggi, da questo racconto, è nata una splendida canzone scritta e musicata da Giuseppe Cutrupi, Giuseppe Paviglianiti e Valentina Sapone”.
 Ad eseguirlo per ben due volte, sono state le potenti voci di Angelo Manuardi, Stefania Cutrì e Teresa Paviglianiti.
“Dobbiamo fare in modo che questa canzone la conoscano tutti – conclude l’assessore Lamberti Castronuovo - Con i fondi degli Stati generali della Cultura acquisteremo un certo numero di copie del brano e le metteremo in distribuzione gratuita presso il Palazzo della Cultura. La canzone è popolare, è la nostra forza”. L’assessore ha annunciato anche che venerdì sera, prima del “Salotto dell’editore”, su RTV, sarà trasmesso il brano e ha annunciato la realizzazione del primo Festival internazionale del folklore il prossimo Agosto: quattro serate in cui si sfiderà il folklore nazionale”.
Al termine della presentazione, i due gruppi hanno ricevuto due targhe commemorative.

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