Siderno: Nobili iniziative al “Pascoli-Alvaro” e al “Guglielmo Marconi”

Dom, 17/02/2019 - 18:20

Ricordare perché non accada mai più. Questo il senso della Giornata della memoria, un evento che si celebra contemporaneamente il 27 gennaio in gran parte del mondo occidentale per commemorare le vittime dei campi di concentramento nazisti e ricordare l'orrore di quella che fu la "soluzione finale" escogitata da Hitler per liberarsi della "questione ebraica". Anche l'Istituto Comprensivo Pascoli Alvaro di Siderno ha voluto celebrare questa tragica data per ricordare le vittime calabresi nei lager nazisti e in particolare la figura del tenente Vincenzo Romeo, originario di Siderno, fucilato all'età di 25 anni nel campo di concentramento di Sandbostel ad Hannover. «La memoria storica è un bisogno e un dovere per prendere coscienza, capire e quindi non commettere gli stessi errori - dichiara la professoressa Lopresti, referente Legalità dell'Istituto nonchè organizzatrice della giornata. - I ragazzi hanno potuto ascoltare la testimonianza del nipote Antonio Riccio e della sorella Clelia Romeo. L'uccisione del tenente Romeo viene riportata ne Il grande diario di Giovannino Guareschi internato nello stesso lager in cui finì i suoi giorni il tenente Romeo». Era il 28 agosto 1944 quando Romeo fu fucilato mentre lavava i suoi panni. Per strizzarli si era avvicinato al filo che precedeva il reticolato. Dalla torretta la sentinella tedesca lo uccideva con un colpo di fucile senza giustificazione alcuna. Il tenente Romeo cadde riverso, invocando la madre. La sentinella ebbe dai suoi superiori un permesso speciale come premio.
Da "Il grande diario” di Guareschi: "Alle ore 10,30 è stato ucciso il tenente Vincenzo Romeo, dallo stesso che ha accoppato il russo sabato. Stava lavandosi. La palla di rimbalzo sulle ossa si è piantata nella nostra baracca. Un premio a chi uccide. Se non colpisce gli arresti".
«Grazie a queste testimonianze - prosegue la professoressa Lopresti - i ragazzi comprendono le derive della malvagità del cuore umano. La guerra non è mai giustificabile: che sia di razza o dettata dal credo religioso, è sempre una tragedia. Questo deve essere un monito per prestare attenzione alle nuove guerre che si stanno affacciando sulla scena mondiale. Il compito della scuola, in fondo, è anche questo: formare le nuove generazioni su tematiche che purtroppo tornano di grande attualità e urgenza, sollecitando la formazione di una coscienza critica e la crescita di responsabilità».
In un'ottica di continuità di intenti nel campo della diffusione della legalità tra i banchi scolastici, anche l'I.I.S. "Guglielmo Marconi" di Siderno ha voluto commemorare le vittime dell'Olocausto. Lo scorso 9 febbraio, gli studenti hanno incontrato Walter Brenner a Ferramonti di Tarsia e ascoltato una testimonianza pressoché diretta del “vissuto” in questo campo di concentramento. Quei luoghi furono i luoghi del padre Gustav, dal  quale ha ereditato l’amore per i libri e la cultura (entrambi editori e così anche il nonno), e soprattutto l’amore per la Calabria (Walter Brenner  “riscrive” la storia di tante realtà locali, tra cui Locri e Caulonia). Un tuffo nel passato che ha indubbiamente aggiunto molto al percorso di formazione nella legalità portato avanti dall’Istituto Marconi.
«Diversi - aggiunge Francesca Lopresti - sono i progetti nel campo della legalità realizzati di concerto con la dirigente dell'I.I.S. Marconi, Clelia Bruzzì, proprio per dare continuità a un percorso che ha inizio con la scuola primaria e secondaria di primo grado ma che necessita di essere maggiormente sviluppato e approfondito nel corso degli studi superiori. Il tema della legalità, infatti, è assolutamente centrale per le sfide che siamo chiamati a combattere, a cominciare dalla lotta per una società più giusta e democratica. Di fronte a tanti episodi di nuova intolleranza, è giusto ricordare ai nostri ragazzi che la convivenza civile è frutto di una riflessione culturale, faticosa e affascinante, che ci permette di guardare all’altro come a "un altro noi"». Iniziative nobili che aiutano i ragazzi a prendere coscienza, a guardarsi dentro e ad allenarsi al rispetto dei diritti e dei doveri di fronte all’incalzare di fenomeni di illegalità e devianza sociale. Il prossimo appuntamento per loro sarà il 18 febbraio: nell'ambito delle azioni di prevenzione e contrasto contro il bullismo e il cyberbullismo, è stato organizzato  un incontro formativo-informativo con la Polizia Postale.

Autore: 
Maria Giovanna Cogliandro
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